Calcio Italiano Adriano incita Balotelli “Un grande se mette la testa a posto”

Adriano incita Balotelli “Un grande se mette la testa a posto”

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L’ex attaccante nerazzurro torna a parlare con affetto della sua vecchia squadra: “Mourinho è stato il miglior allenatore che ho avuto. Ha fatto tanto per me e io ho imparato molto da lui. Se arriva anche Felipe Melo l’Inter può vincere scudetto e Champions”

 

AdrianoL’Imperatore sta conquistando nuovamente il Brasile, ma non dimentica il suo passato all’Inter. Nei suoi quasi otto anni trascorsi in Italia, l’atmosfera non è sempre stata delle migliori, ma in nerazzurro Adriano ha lasciato molti amici. Adesso la sua nuova realtà è il Flamengo, da dove se n’era andato nel 2001 e con il quale finora ha giocato quattro partite in poco meno di un mese dopo e segnato quattro gol (uno su rigore, uno su punizione, due su azione), tutti nel campionato brasiliano di serie A. Mentre il Brasile si preparava alla finale della Confederations cup contro gli Stati Uniti, Adriano si allenava per il derby con il Fluminense, in programma oggi. Dopo l’allenamento di rifinitura, alla vigilia della partita, il centravanti ha accettato di parlare con la Gazzetta dello Sport alla Gávea, sede del club rossonero di Rio de Janeiro. Nell’intervista non ha risparmiato lodi a José Mourinho. L’attaccante, infatti, considera il portoghese il migliore dei suoi allenatori e non lo nasconde nemmeno ai suoi connazionali.

Adriano, il Brasile è in Sudafrica per giocare la finale di Confederations Cup mentre lei è qui con il Flamengo per preparare il sentitissimo derby con il Fluminense. Se potesse scegliere, dove vorrebbe essere?
“Sinceramente, vorrei dividermi in due. Il mio cuore vuole rimanere con il Flamengo, ma vorrebbe essere anche con la Seleçao per questo appuntamento così importante”.

Lei ha segnato il primo gol al suo debutto con il Flamengo il 31 maggio contro l’Atlético Paranaense. Poi è rimasto due partite senza segnare e domenica scorsa ha siglato addirittura una tripletta contro l’Internacional. A che punto è la sua forma atletica?
“Sto quasi raggiungendo lo stato ideale. Devo ancora perdere un paio di chili per essere nel peso forma. Qui sto lavorando sodo fisicamente e penso di arrivare in poco tempo a raggiungere questo obiettivo”.

È al corrente delle ultime mosse di mercato dell’Inter?
“Seguo poco le notizie che vengono dall’Italia”.

Nell’Inter ci sarà un nuovo brasiliano, Thiago Motta, e può arrivare anche Felipe Melo. Si parla anche di Ibrahimovic al Barcellona. Se dovessero essere confermati questi movimenti, dove potrà arrivare l’Inter nella prossima stagione?
“Con Thiago Motta e magari Felipe Melo, può disputare un’ottima stagione. Oltre a vincere lo scudetto è in grado anche di puntare alla Champions League”.

Già, la Champions. Anche nella stagione appena finita l’Inter è stata eliminata presto. Come mai?
“Forse ci è mancata un po’ di esperienza. Abbiamo giocato bene la partita di andata contro gli inglesi, ma poi siamo stati un po’ nervosi nel ritorno e il Manchester United si è dimostrato superiore”.

Di tutti gli allenatori con cui ha lavorato nella sua carriera, quale considera il più bravo?
“Certamente Mourinho.

Un intenso scambio di sguardi Mourinho-Adriano. Reuters

È uno che capisce bene i suoi giocatori e ha una grande conoscenza a livello tattico del calcio. Devo soltanto ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me. Ho imparato molto da lui. Mourinho è stato colui che più di tutti ha voluto farmi tornare all’Inter l’anno scorso dopo il periodo di prestito al San Paolo. Non voleva che fossi ceduto. Provo molto affetto per lui e per tutti i miei compagni dell’Inter. Tutti mi volevano molto bene”.

Con l’eventuale partenza di Ibrahimovic, Balotelli potrebbe trovare più spazio nell’Inter. Pensa che Mario possa “sfondare” la prossima stagione?
“Balotelli è un bravo ragazzo. Giocherà molto. Però dovrebbe mettere la testa a posto (risata, ndr). Ma è davvero un grande attaccante”.

Il mondo piange la morte di Michael Jackson. Lei come ha preso la notizia?
“Ero suo fan. È una grande perdita”.

Se segnerà un gol nel derby contro il Fluminense farà qualche danza in suo omaggio?
“Meglio di no. Non so ballare come sapeva fare lui”.


Fonte: Gazzetta dello Sport di Mauricio Cannone

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