Il presidente ora vuole evitare un divorzio traumatico, domenica il faccia a faccia.
Congelare la situazione fino a sabato sera, battere l’Udinese per avere la certezza della qualificazione diretta in Champions e poi prendere finalmente una decisione, quella definitiva. Galliani ha messo giù il programma dei prossimi giorni, prendendo in mano la situazione, dopo che il presidente Berlusconi gli ha rotto le uova che lui era riuscito faticosamente a proteggere in queste settimane di bufera. Ma adesso che la frittata è fatta, adesso che il solito premier buontempone, magari per fare il fenomeno con un gruppo di turisti in piena campagna elettorale, gli ha creato un problema grosso come una casa, bisogna per prima cosa aggiustare i cocci. E poi, semmai, provare a ripartire.
Il giorno giusto per mettere ordine potrebbe essere domenica. All’indomani della partita di Udine, Berlusconi e Ancelotti potrebbero finalmente parlarsi per decidere cosa fare: un altro anno insieme, l’ipotesi in questo momento più remota, oppure la separazione dopo quasi otto anni. In caso di divorzio, pare che Berlusconi abbia abbandonato la pista dell’outsider: Allegri, Gasperini o Ballardini. In questo momento il Cavaliere sarebbe più affascinato da due colonne del Milan di Sacchi: Frank Rijkaard che proprio ieri, per bocca del suo agente, ha declinato l’offerta dell’Ajax («Grazie, ma preferisce lavorare all’estero »), e Marco Van Basten che si è appena dimesso da allenatore dei Lancieri (e per l’ex Pallone d’Oro il premier sarebbe disposto a importanti investimenti di mercato). Nei giorni scorsi si era parlato di una blindatura economica e contrattuale per Ancelotti per ottenere il suo sì. Nulla di tutto ciò. E adesso, l’unica blindatura che il Milan sta facendo al tecnico è quella mediatica. Nel senso che anche ieri, come già accaduto a Tirana martedì, Galliani ha impedito il confronto tra i giornalisti e Ancelotti che non ha proprio digerito l’ultimo affondo del premier.
Fonte: TuttoSport