L’allenatore del Real parla del possibile addio alla panchina del Real dopo l’eliminazione: “Qua c’è tanta gente che mi odia, deciderò a quattrocchi con il mio amico presidente Perez”. E poi apre all’Inghilterra: “So che in Premier ci sono tante persone che mi amano e soprattutto un club”.
“E’ stato importante che il Real Madrid abbia raggiunto molte finali in periodi differenti. – queste le prime parole di Josè Mourinho dopo l’inutile vittoria in semifinale di Champions contro il Borussia Dormund – A Madrid sono state vinte la settima, l’ottava e la nona e ora abbiamo recuperato credibilità, dopo tanti anni, con tre semifinali consecutive. Sono state tre stagioni in Champions economicamente importanti per il Real: tanti soldi incassati senza spenderne per premi. Ma non ne abbiamo vinte. Futuro? Non lo so. Dobbiamo vincere, se con me bene, altrimenti bene uguale. Festeggerò anche io se dovessero vincere la decima, anche se non sarò io l’allenatore, perché mi lego sempre al club dove alleno”.
FUTURO INCERTO: SE NE VA? “Non ho ancora preso una decisione, perché ho un contratto – spiega Mourinho alle domande sul suo futuro a Madrid – Ma so che nel calcio i contratti si possono interrompere quando si vuole. Voglio giocare la finale di Coppa del Re, vincerla e poi sedermi con il mio amicio Perez e discuterne bene a quattrocchi. So che in Inghilterra sono amato, da tutti, e so che sono amato dal Chelsea in particolare. In Spagna la situazione è un po’ diversa, perché qua c’è anche gente che mi odia”. “Non posso decidere il mio futuro dopo un match così a caldo – conclude il portoghese – La decisione sarà presa con calma a fine stagione con il Presidente. Ma sono grande e vaccinato, so cosa vogliono dire le sconfitte e in questo momento non conta tanto il mio futuro, quanto quello del Real Madrid”.
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