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Confederations Cup, La Spagna batte la Nigeria 3-0 ed è semifinale con l’Italia

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Le Furie Rosse battono 3-0 la Nigeria con doppietta di Jordi Alba e gol di Torres, vincendo il Gruppo B ed evitando il Brasile padrone di casa, che se la vedrà contro l’Uruguay: escono di scena gli africani, troppo spreconi contro una Roja in grado di vincere giocando al risparmio.

spagnaUn anno fa a Kiev era stato Jordi Alba a tagliare le gambe alla Nazionale, con il secondo gol nella finale europea. Adesso, è proprio una doppietta del terzino sinistro a lanciare la Spagna verso la semifinale di giovedì prossimo (ore 21) contro l’Italia. È lui a rompere gli equilibri dell’ultimo match del Gruppo B di Confederations Cup. Lo fa dopo soli tre minuti, spezzando i timidi sogni di gloria della Nigeria a freddo. Poi, appena entrato in campo nella ripresa, è Fernando Torresa chiudere il match con il raddoppio, prima che lo stesso Alba sigilli il match con il 3-0 all’88’. Un tris che porta le Furie Rosse alle semifinali da vincitrice del proprio girone, per giunta a punteggio pieno. E, soprattutto, senza aver speso una goccia di sudore di troppo.

ROJA TITOLARE, ODUAMADI IN PANCA – Vicente del Bosque continua le rotazioni nell’undici titolare, concedendo spazio tra i pali anche a Victor Valdés, terzo portiere schierato in tre partite di Confederations Cup. Per il resto, però, la Roja si presenta con qualcosa di molto simile all’undici di gala. Un 4-1-4-1 con la difesa titolare composta da Arbeloa e Alba sulle fasce e il duo Sergio Ramos-Piqué in mezzo. E, soprattutto, un centrocampo con i cinque blaugrana (Busquets davanti alla difesa, poi Xavi, Iniesta e Fabregas-Pedro esterni) a supporto dell’unica punta Soldado. Stephe Keshi non ha a disposizione Onazi e passa al 4-2-3-1 con Oduamadi che siede in panchina e lascia spazio a Brown, pronto a partire da centravanti.

JORDI ALBA PUNISCE SUBITO – Le minime possibilità che la Spagna non passi alle semifinali e non si qualifichi come prima svaniscono dopo nemmeno tre minuti. Quando un pizzico di tiki-taka ad alto ritmo nelle zone centrali smarca Iniesta. Il numero sei allarga a sinistra lì dove trova Jordi Alba, che taglia dentro e insacca nel traffico battendo Enyeama sul primo palo. È l’1-0 che non uccide la partita soltanto perché la Roja preferisce abbassare i ritmi e scopre il fianco alle veloci (quanto disordinate) ripartenze nigeriane. All’11’ un rimpallo libera Obi Mikel al tiro, ma la conclusione viene ulteriormente deviata prima di terminare in corner, mentre al 20’ Valdés dice no a una bella botta di Mba da fuori area. L’ultimo vero brivido per la Spagna, che per il resto domina in lungo e in largo. Gli africani perdono il centrale difensivo Omeruo già all’11’ e lo rimpiazzano con Egwueke, mentre a referto vanno altre tre occasioni nitide di marca spagnola. Soldado se ne divora due solo davanti a Enyeama (26’ e 31’), prima di servirne una al bacio a Fabregas. Peccato che Cesc colpisca un palo clamoroso da un passo (39’).

TORRES CHIUDE I GIOCHI – La Spagna entra in campo nella ripresa con un fare piuttosto svagato e al 51’ viene graziata da Ideye, che da un passo non trova la porta su cross di Musa. A suonare la carica sono però gli ingressi di David Silva per Fabregas (54’, problemi muscolari per lui) e Torres per Soldado (60’, l’unica vera delusione delle file iberiche). Al 62’ il centrocampista del Manchester City pesca Pedro a sinistra, il quale crossa al centro dove arriva Torres, pronto a insaccare di testa il raddoppio a due minuti dall’ingresso in campo. È la mazzata definitiva. Torres sfiora il gol in un’altra occasione, così come Silva. Ma altrettanto fa il neoentrato Gambo, che al 74’ spedisce a lato da un passo un’altra palla perfetta di Musa. Non è serata. O, meglio, non è un livello da Nigeria, come dimostra il fuorigioco applicato oltre il centrocampo nell’azione che porta al 3-0 definitivo di Alba (88′), direttamente da lancio dalle retrovie. Finisce così. Tocca alla Spagna passare alle semifinali, con l’Uruguay che incontrerà il Brasile. E, adesso, in bocca al lupo ai nostri Azzurri…

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