Calcio Italiano Del Neri: “Juve punto di partenza, Buffon? Incedibile”

Del Neri: “Juve punto di partenza, Buffon? Incedibile”

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Nonostante la società bianconera non ne abbia ancora ufficializzato l’ingaggio, l’ex tecnico della Samp già parla da allenatore della Signora: “Diego? Con me Doni all’Atalanta ha sempre giocato. Bisogna ricostruire la mentalità vincente”

 

Del NeriNon è più l’allenatore della Sampdoria, la Juventus non ne ha ancora ufficializzato l’ingaggio ma Gigi Del Neri parla già da nuovo tecnico bianconero. E con le idee chiare. Certo, restando in blucerchiato avrebbe calcato il palcoscenico della Champions ma “la Juve è sempre la Juve, a questa offerta proprio non si poteva dire di no – dice in un’intervista a ‘La Stampa’ – Quando ho pensato che sarei potuto diventare bianconero? Negli ultimi tempi, davvero. Quando si è allontanato Benitez. Ma sono stato zitto, ero troppo concentrato sulla Samp, per una grande impresa”.

Del Neri non si sente un ripiego e ribadisce che la panchina della Juve “rappresenta un punto di partenza, mica d’arrivo – aggiunge a ‘Tuttosport’ – In un club così sei costretto a porti grandi obiettivi. Dovrò essere esigente con giocatori, società e me stesso”. Alla Juve riporterà il 4-4-2. “Se qualcuno ha una formula con la quale si vince di sicuro, io l’adotto subito – sottolinea Del Neri – Visto che non esiste, scelgo il sistema che, a mio avviso, meglio interpreta la mia idea di calcio”. Ma con questo modulo Diego rischia di diventare un problema. “Bisogna anche vedere cosa gli avevano chiesto quest’anno”, risponde il tecnico, che ricorda che “Doni ha sempre giocato con me all’Atalanta, ma di solito guardo alle specificità. Quindi divido il campo in undici settori e voglio altrettanti specialisti per ogni zona. Se mi hanno preso è perché mi conoscono, comunque nel calcio non si vince sposando un modulo, ma grazie all’organizzazione, alla mentalità vincente e alla qualità”.

Secondo Del Neri non è una Juve tutta da rifare, “ci vuole molta calma, perché quella appena finita mi è sembrata una stagione molto particolare. Qui ci sono giocatori di qualità, e dovremo valutare tutto molto bene. Penso sia molto più difficile arrivare in una squadra che ha vinto tutto, qui c’è da ricostruire una mentalità”.

Ma della Juve del futuro il tecnico friulano vuole che ne faccia parte anche Buffon. “Spero di sì, gli parlerò – conferma – Gigi è il portiere della Nazionale, sostituirlo non sarebbe facile. E’ uno che può dare molto in campo e nello spogliatoio, per l’ambizione, la fame di vittorie che lo accompagna. Buffon e Del Piero rappresentano tanto anche come immagine”.

 

Fonte: Sky Sport

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