Nazionale Italiana Under21 senza reti con la Danimarca. Di Biagio: «Bene così»

Under21 senza reti con la Danimarca. Di Biagio: «Bene così»

Di Biagio - Under21Tante note positive e uno 0-0 bugiardo per la Nazionale Under 21 che, dopo la sconfitta immeritata di giovedì con l’Inghilterra, può ancora una volta recriminare per il pareggio con la Danimarca. Di Biagio ha buoni motivi per guardare con ottimismo al futuro al termine di una gara dominata contro un’altra delle finaliste del prossimo Campionato Europeo, capace di vincere il proprio girone collezionando 9 vittorie e un pareggio. A Bergamo c’è stata solo una squadra in campo e, nonostante le assenze, l’Italia ha confermato di avere carattere e diversi elementi di qualità, da Ricci a Petagna, mettendo in mostra anche una difesa solida e attenta, con Cragno praticamente inoperoso per novanta minuti.

Quando si costruiscono così tante palle gol – l’analisi di Luigi Di Biagio – c’è da essere contenti. Nel primo tempo siamo stati un po’ timorosi, ma la ripresa è stata molto positiva. Sono stati otto giorni importanti per stare insieme, ho ricevuto massima disponibilità da parte dei ragazzi e abbiamo disputato due buone partite. Peccato perché avremmo meritato di vincerne almeno una

Allo Stadio ‘Atleti Azzurri d’Italia’, sotto gli occhi del presidente federale Carlo Tavecchio e davanti a circa 7000 spettatori, sono in vetrina alcuni dei giovani più interessanti dell’Atalanta di Gasperini, vera sorpresa di questo avvio di stagione: quattro i nerazzurri in campo e, rispetto al match con l’Inghilterra, la novità è l’inserimento di Grassi in un centrocampo a tre con Pellegrini e Benassi. Senza Di Francesco, tornato a casa dopo l’infortunio accusato giovedì a Southampton, a supportare Petagna in avanti ci sono Ricci e Garritano, i più attivi in un primo tempo che vede la squadra di Di Biagio affacciarsi per la prima volta dalle parti dell’area avversaria al 17’, con un colpo di testa a lato di Grassi su cross di Benassi.

Un paio di giocate di Ricci strappano gli applausi del pubblico, Pellegrini cresce con il passare dei minuti e al 25’ Garritano impegna Hojbjerg con un destro secco. La Danimarca si fa vedere solo con un tiro dalla distanza di Nielsen, ma sono ancora gli Azzurrini a sfiorare il vantaggio alla mezzora: discesa di Conti sulla destra e finta di Garritano a liberare l’inserimento di Grassi, che tenta il colpo sotto senza riuscire a sorprendere Hojbjerg. Il portiere danese salva il risultato su Petagna al 46’ e la musica non cambia nella ripresa, con l’Italia pericolosa in apertura ancora con l’attaccante dell’Atalanta, che di sinistro alza il pallone sopra la traversa.

Il pubblico dagli spalti incita la Nazionale e sono sempre Garritano e Ricci a spaventare la Danimarca: cross del primo per il puntuale inserimento dell’esterno del Sassuolo, che di testa sfiora il palo. Di Biagio manda in campo Mazzitelli e Cristante per Pellegrini e Garritano e l’Italia continua a pressare alto, costringendo i danesi a calciare via il pallone e a rinunciare alla costruzione del gioco. L’unica vera occasione per gli ospiti arriva a metà ripresa con Junker, che calcia a botta sicura trovando l’opposizione di Ferrari. A un quarto d’ora dal termine entrano anche Parigini per Grassi e Barreca per Masina, l’Italia prova l’arrembaggio finale e ha un’ultima grandissima occasione con Ferrari, la cui conclusione è fermata da un difensore avversario a pochi metri dalla linea di porta.

Abbiamo fatto il massimo – il commento di Andrea Petagnami dispiace non avere fatto gol nelle due occasioni che mi sono capitate ma va bene così. Siamo un bel gruppo e penso che potremo fare bene all’Europeo”. Diventato titolare nell’Atalanta di Gasperini, Petagna ricorda per stazza e movenze un altro attaccante cresciuto calcisticamente a Bergamo: “E’ troppo presto per fare paragoni con Vieri, prima devo fare i gol che ha segnato lui in carriera”. Anche l’umiltà è una dote per diventare grandi.

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