Coppe Europa League, Lazio Game Over: Il Fenerbahce pareggia 1-1 ed è qualificato

Europa League, Lazio Game Over: Il Fenerbahce pareggia 1-1 ed è qualificato

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Lulic illude i biancocelesti che vengono condannati dalla rete di Erkin. Lazio eliminata, impresa storica per i turchi. L’Italia, per la terza stagione consecutiva, non porta nessuna squadra in semifinale nei due tornei continentali.

lazioAlla Lazio non riesce l’impresa di ribaltare lo 0-2 di Istanbul ed esce contro una formazione che nei 180’ minuti non dimostra di esserle superiore. E’ questo il vero rammarico per la truppa di Petkovic illusa dalla rete di Lulic e freddata dal pareggio di Erkin.

GONZALEZ NON CE LA FA, DENTRO CIANI – Biancocelesti in piena emergenza e scelte obbligate per Petkovic. Radu, che non ha smaltito del tutto un ematoma ad una tibia, stringe i denti così come Ederson e Hernanes, alle prese con acciacchi fisici. Klose, uscito malconcio dal derby per una botta alla caviglia, parte dalla panchina. Rispetto al match d’andata giocano dall’inizio Ledesma e Biava, ma la vera novità è il forfait di Gonzalez. Ciani così viene schierato in difesa, mentre Biava viene spostato a destra in un’inedita difesa a tre. L’allenatore biancoceleste punta sulle ali Candreva e Lulic per un centrocampo offensivo e privo di incontristi, sulla verve di Hernanes e sul re di Coppa Kozak. Squalificati Mauri e Onazi. Tra i turchi spicca l’infortunio di Sow, protagonista a Istanbul, al suo posto Erkin. Modulo confermato, 4-2-3-1. Il ballottaggio tra Egemen e Irtegun si risolve a favore del primo. A centrocampo Sahin preferito a Mehmet Topal.

EDERSON ISPIRA, MA VOLKAN CORRE POCHI RISCHI – Il canovaccio della sfida è chiaro fin dall’inizio. Il Fenerbahce si difende con ordine, ma non abbozza mai un tentativo serio di contropiede. I biancocelesti controllano il gioco, ma manca sempre la precisione nell’ultimo passaggio e sprecano una quantità spropositata di calci d’angolo. Oltre a un tiro di Hernanes sul quale Volkan, sorpreso fuori dai pali, se la cava e una conclusione volante di Candreva, l’unica vera palla-gol della prima frazione è di Ederson, l’anima dell’Aquila nei primi 45’: sul suo diagonale l’esperto portiere dei turchi respinge di piede. La pressione della Lazio aumenta quando Petkovic decide di riportare Lulic e Candreva sulle corsie di competenza, rinunciando all’iniziale difesa a tre, inedita e poco convincente. La chiave è, infatti, allargare il gioco sulle fasce e sfornare palloni al centro per la torre Kozak.

LULIC RIACCENDE LA SPERANZA, ERKIN LA SPEGNE – Nella seconda frazione, i biancocelesti ricominciano da dove avevano lasciato. Kozak sfiora il vantaggio su un assist d’oro di Candreva e Radu impegna severamente Volkan. Klose fa il suo ingresso in campo, il forcing e la precisione di Candreva vengono premiati al 60’: cross perfetto dell’esterno e colpo di testa di Lulic che non lascia scampo all’estremo difensore turco. Entra anche Floccari per un generoso Ederson, ma nel momento in cui gli ospiti sembrano tramortiti arriva inesorabile il colpo del ko. Erkin con una sassata punisce Marchetti e la partita, con la Lazio costretta a vincere con tre gol di scarto, va anticipatamente in archivio. Petkovic butta nella mischia anche Rozzi e le ultime occasione sono di marca biancoceleste per tentare quantomeno di uscire con una vittoria: Cana di testa, un retropassaggio rischiosissimo di Yobo e Candreva su punizione creano grattacapi a Volkan ma non modificano la sostanza. Cala così il sipario sull’Europa League della Lazio.

ITALIA, UN ALTRO ADDIO PREMATURO – Nessuna squadra italiana tra le prime quattro né in Champions né in Europa League. Il fallimento azzurro è sotto gli occhi di tutti, i dati lo certificano. Le ragioni sono profonde e gli alibi stanno a zero. Siamo da tempo su una strada errata e non val mendicare attenuanti.

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