Calcio Italiano Figc infuriata: pronta inchiesta su Mourinho

Figc infuriata: pronta inchiesta su Mourinho

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La federcaclio non ha gradito le pesanti esternazioni del tecnico dell’Inter. Il procuratore Palazzi valuterà le accuse del portoghese. A rischio anche Balotelli, graziato dalla terna arbitrale


MourinhoParole di «nessuna utilità per il cal­cio italiano». Il commento è ufficioso ma è evidente che proviene direttamente dai pia­ni più alti della Figc. Giancarlo Abete non ha gradito il monologo di Josè Mourinho. E a questo punto la sua irritazione appare come un invito al procuratore Federale, Stefano Palazzi. Dalla Federazione, peraltro, fanno sapere che la «Procura sta valutando il con­tenuto delle dichiarazioni di Mourinho». Il monologo del tecnico portoghese era stato se­guito da Abete attraverso Televideo. Poi le prime valutazioni del presidente erano state molto diplomatiche: «Non commento mai le prese di posizioni altrui». E invitato a parla­re sugli eventuali interventi degli organi di giustizia, sottolineava: «Le valutazioni disci­plinari non competono a me ma ad altre per­sone ».

IL POSSIBILE DEFERIMENTO – In primo luogo a Palazzi che adesso dovrà decidere se deferire l’allenatore neraz­zurro invitandolo per la prima volta da quan­do lavora in Italia a ricoprire il ruolo di «im­putato » in un processo sportivo. Poi, dopo la prima superficiale lettura del­le dichiarazioni, Abete ha provveduto a una analisi più attenta. Rendendosi conto della «pesantezza» delle parole, buttate all’inter­no di un calcio che è portato quasi normal­mente a vivere al di sopra delle righe. Ecco, allora, che in lui si è consolidata la convinzio­ne della «inutilità» di quelle parole che non fanno altro «che alimentare le tensioni e ina­sprire i rapporti» , tutte conseguenze che al­l’italico mondo della pedata «non sono di nes­suna utilità» .

ABBASSARE I TONI – In serata, all’Olimpico, Abete aveva aggiunto: «Dobbiamo abbassare i toni. Marzo è un mese molto importante per tutti i club. Ci dovremmo interrogare sul perché in Europa siamo quelli che passano più tempo a parlare di moviola in campo ». La palla a questo punto passa al Procura­tore federale che dovrà chiarire se vi sono gli estremi in quelle dichiarazioni per orga­nizzare un processo sportivo contro Mourin­ho con l’accusa di violazione della norme del­la lealtà sportiva. Certo i riferimenti al mon­do arbitrale, al fatto che gli avversari di Ju­ventus e Roma sabato prossimo possono tranquillamente spedire in campo le squa­dre Primavera visto che il risultato è sconta­to, sembrano fatti apposta per costruire un bel deferimento. Per Palazzi, comunque, una patata bollen­te che il procuratore federale dovrà risolve­re in breve tempo.

VICENDA BALOTELLI – La sua scrivania, peraltro, rischia di affollarsi di «casi interisti». Perché se le dichiarazionidi Mourinho hanno aperto un fronte giudiziario recentissimo, ve ne è un altro che attende di essere chiuso, cioè la vi­cenda Balotelli. La linguaccia mostrata a mo’ di sberleffo ai tifosi romanisti domenica se­ra non è passata inosservata. Palazzi aveva preso tempo: sul caso avrebbe potuto pro­nunciarsi il giudice sportivo Giampaolo To­sel. Ma la cosa evidentemente è sfuggita alla «quaterna» arbitrale e ieri Tosel, che decide sulla base dei referti, ha soltanto sanzionato la Roma con una ammenda per i cori razzisti dei suoi tifosi. Balotelli è uscito «immacola­to ». Ma a questo punto la sua posizione po­trebbe essere riaperta da Palazzi che sulla scorta delle immagini potrebbe provvedere al deferimento. Ma è evidente che le dichia­razioni di Mourinho trasformano adesso la «linguaccia» di Balotelli quasi in una «bam­binata ». Almeno dal punto di vista della Figc.


Fonte: Corriere dello Sport

Antonio Maglie
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