Calcio Mercato GALAXY, CHE AFFONDO AL MILAN: “RIDICOLI”

GALAXY, CHE AFFONDO AL MILAN: “RIDICOLI”

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Il boss della squadra di Los Angeles va giù duro sull’offerta rossonera per Beckham

 

BeckhamNell’intricata vicenda che coinvolge David Beckham, il Milan e i Los Angeles Galaxy, il 51enne Tim Leiweke, presidente e amministratore delegato della AEG, la società di show-business che controlla i Los Angeles Galaxy, è intervenuto poco o nulla. In realtà e però lui l’uomo con cui Adriano Galliani deve interagire se vuole davvero tenere lo Spice Boy a Milanello, anche dopo la scadenza del prestito, fissata per il 9 marzo.

NIENTE ACCORDO Ieri anche Berlusconi è intervenuto sulla questione Beckham, sottolineando come speri in una permanenza dell’inglese al Milan. Lo stesso Galliani continua a parlare di passi avanti nella trattativa ma oggi, dalle colonne della ‘Gazzetta dello Sport’, Leiweke ha assolutamente smentito che i due clubs siano vicini all’accordo. “Il Milan due settimane fa ci ha fatto un’offerta ridicola, cui ho risposto di no dopo qualche secondo. Con quella cifra, 3 milioni di dollari, i Galaxy non coprono nemmeno il danno derivante dalla mancata vendita delle maglie. Poi non si è più fatto vivo nessuno. E non ci sono incontri previsti”. Come detto in precedenza, Tim Leiweke nella telenovela Beckham è interventuo poche volte, anche perchè fin dal principio aveva detto che il 9 marzo il calciatore inglese sarebbe tornato nella MLS, chiudendo quindi dall’inizio le porte ad una sua permanenza al Milan.

CHIUSURA LONTANA Il boss della AEG si è allora deciso a parlare direttamente per sgombrare il campo da molte voci infondate. “Ho letto troppe inesattezze. Dopo quell’offerta ridicola, il Milan con noi non si è più fatto vivo. Hanno cercato altra gente, dal commissioner della Lega ai rappresentanti di David, ma non noi. Che siamo i proprietari del cartellino…La volontà di Beckham di restare al Milan non li mette in una posizione di forza: non capiscono che dietro a questa storia ci sono tifosi che minacciano di rinunciare all’abbonamento, tv che devono programmare le partite da trasmettere, sponsor che pretendono risarcimenti e squadre avversarie che hanno il diritto di sapere se i Galaxy giocheranno nel loro stadio con o senza Beckham. Senza dimenticare che il mercato da noi ormai è chiuso. Se David non torna, con chi lo rimpiazziamo? Se il Milan è così determinato a trattenerlo, perché la tira così in lungo? Credono che così ci accontenteremo di meno soldi? Si sbagliano. Ho letto di un viaggio di Gandini nei prossimi giorni. Ho un ottimo rapporto con Umberto e continuerò ad averlo. Che vengano o ci facciano una semplice telefonata, poco cambia. Quel che conta è che ci facciano un’offerta vera”. E’ dunque inutile che il Milan continui con la politica dei piccoli passi: i Galaxy non si muovono dalla loro iniziale domanda di almeno 12 milioni di dollari e, se davvero tutti nella Milano rossonera vogliono che Beckham resti, allora è meglio cominciare a mettere mano al portafogli.


Fonte: Calciomercato.it M.D.F.

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