Calcio Italiano Ibrahimovic faro dell’Inter “Così si vince lo scudetto”

Ibrahimovic faro dell’Inter “Così si vince lo scudetto”

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Lo svedese, autore del gol del 2-0 a Catania, esalta il successo in inferiorità numerica: “Siamo stati concentrati, compatti e forti. Ma gli arbitri sono troppo sotto pressione. Balotelli? Anch’io a 18 anni parlavo tanto, ma allo stesso tempo lavoravo”

 

interAlla fine l’Inter esce comunque dal campo tra gli applausi del caldissimo (ma altrettanto corretto) Massimino. I primi li aveva strappati Ibrahimovic dopo l’ennesima mostruosa progressione, con i difensori siciliani al gancio nel tentativo di inseguirlo. “L’Inter ha dimostrato forza, compattezza e concentrazione — dice lo svedese —. È così che si vincono gli scudetti, ma la strada è ancora lunga. Questi sono tre punti pesantissimi, non è facile giocare in dieci e senza il nostro mister in panchina. Siamo forti anche senza di lui, evidentemente, lo saremo ancora di più da domenica prossima, quando avrà scontato la squalifica”. Sorride il Genio, ora a quota sedici gol in questa stagione, tredici dei quali in campionato. “Dove voglio arrivare? A vincere e basta. I numeri personali mi interessano meno della squadra. Pensiamo a restare al top e non guardiamo ciò che succede dietro di noi. Per quanto mi riguarda, io penso sempre a crescere, non mi accontento di ciò che faccio oggi, per me il domani deve essere sempre migliore”. È talmente di buonumore, infine, da non infierire su Rocchi, “perché avrà pure sbagliato, ma bisogna smetterla di mettere pressione sugli arbitri. Vanno aiutati da noi per primi”.

E BALOTELLI PAGA – Oggi riposo per chi ha giocato a Catania, ritrovo in mattinata per gli altri, Mario Balotelli compreso. Il baby talento riceverà la comunicazione ufficiale della multa e poi verrà convocato da Mourinho, che andrà invece al di là dell’aspetto economico, per parlare delle conseguenze tecniche di un rifiuto ritenuto inaccettabile da Massimo Moratti: nella migliore delle ipotesi, Mario resterà lontano dalle gare ufficiali per qualche settimana, ma di fatto rischia anche la “retrocessione” in Primavera; il 9 febbraio inizia tra l’altro il Viareggio. “Lui deve capire che ha solo 18 anni — dice Ibrahimovic —. Anch’io a 18 anni parlavo tanto, ma allo stesso tempo lavoravo tanto. La chiave per lui è lavorare, lavorare, lavorare. E ascoltare i compagni più esperti che gli stanno vicino e che non lo mollano mai”.
INFORTUNATI – Ieri, intanto, alla Pinetina hanno lavorato gli infortunati Chivu, Samuel e Bolzoni, giorno di riposo per Materazzi. Nessuno è recuperabile per la gara interna con il Torino, Chivu, Materazzi e Vieira proveranno fino all’ultimo per la trasferta di Lecce.

Fonte: Gazzetta dello Sport di Mirko Graziano
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