Calcio Italiano Serie A Il caso “frocio” e “finocchio”: Sarri denunciato dalla Democrazia Cristiana

Il caso “frocio” e “finocchio”: Sarri denunciato dalla Democrazia Cristiana

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Mancini-SarriIl caso “frocio” e “finocchio”: Sarri denunciato dalla Democrazia Cristiana. Il maxi polverone per ora non accenna a placarsi dopo la partita del San Paolo di Tim Cup vinta dall’Inter contro il Napoli e la squalifica di Maurizio Sarri per due giornate e l’ammenda di 20mila euro.

Il caso “frocio” e “finocchio”: Sarri denunciato dalla Democrazia Cristiana. La notizia che sta facendo il giro del web è che alla fine Maurizio Sarri è stato querelato non da Roberto Mancini, che non vuole sapere più nulla e vuole parlare solo di calcio; non da un’associazione a difesa dei diritti degli omosessuali, bensì dalla Democrazia Cristiana. Il tecnico bagnolese, nel tentativo di scusarsi dopo le offese a Mancini, ormai diventate famose, “frocio” e “finocchio” aveva dichiarato: “Ho detto la prima offesa che mi è venuta in mente, gli avrei potuto dire sei un democristiano”.  Questa affermazione ha fatto andare per le furie tutti coloro che nella DC si identificano e così è scattata la difesa. E’ stata presentata oggi al Procuratore Capo di Palermo, Francesco Lo Voi, una denuncia-querela nei confronti di Maurizio Sarri, tramite i legali Anthony De Lisi e Angela Ajello del foro di Palermo.

Il caso “frocio” e “finocchio”. Questo è stato dichiarato da Alberto Alessi, segretario nazionale della Democrazia Cristiana Nuova: “Non vi è dubbio che il comportamento di Sarri abbia di fatto leso l’appartenenza a colori i quali si riconoscono nella Democrazia Cristiana, oltre che a tutti i cittadini che comunque ne riconoscono la valenza sociale, politica e culturale”. Continua Alberto Alessi, ex deputato DC e figlio di Giuseppe Alessi, primo presidente della Regione Siciliana e tra i fondatori della Democrazia Cristiana e del suo simbolo: “Questo comportamento assume una forza lesiva pragmatica se si considera proprio il paragone reso esplicito dal Sarri. Invero, lo stesso ha posto a paragone, con evidente atteggiamento denigratorio e razzista, oltre che omofobo, l’essere omosessuale all’appartenenza alla Democrazia Cristiana. Dunque, il comportamento posto in essere da Sarri non lascia residuare dubbio sulla portata denigratoria e offensiva di quanto proferito”. “Non può non essere, infatti,  trascurato l’impatto che tali affermazioni hanno avuto anche sui social network i quali offrono tangibile dimensione dell’impatto diffamatorio che il comportamento di Sarri ha generato. Pertanto, non vi è dubbio che la situazione integri appieno il delitto di diffamazione a mezzo stampa”. Questa è la  conclusione di Alessi a “La Repubblica”.

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