Calcio Italiano Il Milan batte la Fiorentina E Leo abbraccia Galliani

Il Milan batte la Fiorentina E Leo abbraccia Galliani

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I rossoneri vincono grazie a un rigore del brasiliano e mettono in cassaforte il terzo posto. Subito dopo la fine del match lungo abbraccio tra l’ad e il tecnico, che dice: «Di Berlusconi e del mio futuro non voglio parlare, si è già detto tutto. Penso solo a finire bene questo campionato».


RonaldinhoAl Milan basta un rigore di Ronaldinho a dieci minuti dalla fine per battere una Fiorentina sempre più sotto tono nel secondo anticipo della 36ª giornata. Un risultato che consente ai rossoneri di portare a +7 il vantaggio sulla Sampdoria, impegnata domani in casa col Livorno. Per la squadra di Leonardo, insomma, il terzo posto che vale l’accesso diretto alla Champions League a questo punto sembra quasi in cassaforte. Non male per una squadra che in settimana ha vissuto lo psicodramma della rottura pubblica tra il patron Berlusconi e il tecnico Leonardo, con il primo che ha bocciato sonoramente il secondo («È testardo e fa giocare male la squadra»), il quale a sua volta ha sancito un’incompatibilità di fondo con il presidente del consiglio («Siamo troppo diversi per stile e modo di essere»). Alla fine, Leonardo ha abbracciato a lungo e con affetto l’ad rossonero Galliani, che è sempre stato un suo grande sponsor e che ha vissuto malissimo il quasi divorzio tra il suo pupillo e il suo principale. 

IL MATCH – A San Siro partita con poche emozioni. Nel primo tempo da segnalare un bel tiro di Montolivo da fuori parato con qualche difficoltà da Dida, poi è solo Milan: ci provano Huntelaar, Thiago Silva, Ronaldinho. Stesso copione nella ripresa, ma questa volta i padroni di casa trovano il gol: Kroldrup interviene in area su Borriello, prendendo palla e avversario. Per Russo è rigore: Dinho trasforma. I viola provano a reagire, ma combinano poco e incassano il terzo ko di fila.

RONALDINHO – Il primo a parlare in casa Milan è Ronaldinho. «È una vittoria importantissima – dice il brasiliano a Sky – è la vittoria più importante dell’anno perché così, il prossimo anno, possiamo essere in Champions e continuare alla grande. Adesso dobbiamo continuare forte nelle ultime due partite». Ronaldinho ha fatto un’ottima gara. Messaggio per il ct del Brasile Dunga in vista dei Mondiali? «Anche per lui – risponde – ma principalmente per i tifosi del Milan. Adesso io gioco per loro, per i miei compagni e sono felice di fare del mio meglio per aiutare la squadra a stare nella competizione più importante il prossimo anno». Infine, inevitabile, una domanda sul futuro di Leonardo, che sembra sempre più lontano dalla panchina rossonera: «Noi tutti pensiamo a questo momento, non al prossimo anno – si defila Ronnie -. Adesso dobbiamo avere la testa alle prossime due partite. Leonardo è un grandissimo amico, un grandissimo allenatore, c’è ancora tanto da vivere, ma la vita è così e adesso dobbiamo pensare solo alle prossime due partite».

LEONARDO – Se Ronaldinho preferisce non pronunciarsi sulle vicende che riguardano il suo allenatore, quest’ultimo è se possibile ancora più ermetico. Nonostante i ripetuti tentativi di Boban e Bergomi di strappargli qualche dichiarazione a proposito della polemica con il patron del Milan Berlusconi, Leonardo non dà una risposta che sia una. «Sinceramente vorrei parlare solo della partita, anche per rispetto a quello che abbiamo fatto quest’anno. Io ci tengo troppo. Credo sia normale cercare di tornare sull’argomento, ma io non voglio. L’anno prossimo? Dobbiamo finire la stagione e sono concentrato solo su questo. Difficile pensare a dove migliorare questo Milan, anche perché ho grande rispetto per quello che hanno fatto quest’anno i miei giocatori. Voglio finire il mio compito. Se voglio continuare a fare l’allenatore? Non lo so. Devo ringraziare per tutto quello che il Milan mi ha consentito di fare dopo la fine della mia carriera di giocatore. Adesso c’è solo voglia finire queste due partite e poi ragionare sul futuro. Le rassicurazioni nel calcio non contano. Ora penso a finire giocando bene le ultime due partite. Addio al Milan? Ne abbiamo discusso, ma per me la discussione è finita ieri».

BACI E ABBRACCI – Leo parla poi del match vinto contro la Fiorentina: «Oggi è stata una vittoria difficile dopo una serie di risultati negativi. È stata una partita sofferta, molto sofferta anche per la stanchezza. Vincere oggi non era semplice, giocavamo con una squadra tosta e dal grande talento simile a noi nel modo di giocare». Il tecnico brasiliano parla poi dei grandi abbracci alla fine con Galliani: «Abbiamo un grandissimo rapporto. Con Galliani sono 13 anni di rapporto, c’è la storia dietro il mio abbraccio con lui. Sentivamo molto il match dopo due ko di fila e dopo che eravamo stati riavvicinati da due squadre (Samp e Palermo, ndr) che stanno giocando molto bene. Abbiamo fatto un passo importante per la qualificazione alla Champions, che non è ancora raggiunto. Mancano due partite che dobbiamo giocare bene».

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