Calcio Italiano Inter-Balotelli: è divorzio. Moratti: “Mi sa che c’è il Milan”

Inter-Balotelli: è divorzio. Moratti: “Mi sa che c’è il Milan”

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Dopo la sceneggiata di San Siro il rapporto compagni e tifosi è completamente logoro.

 

BalotelliLa storia tra Mario Balotelli e l’Inter è arrivata ai titoli di coda. Perfino la pazienza olimpica del presidente Massimo Moratti sembra arrivata ormai al colmo. Il patron dell’Inter ha parlato di “suicidio pubblico” da parte di SuperMario, chiamando in causa il Milan, quale elemento destabilizzante per la testa del ragazzo.
I giornali raccontano i retroscena dello scontro di Balotelli con i compagni di squadra. Una caccia all’uomo vera e propria, a discapito del risultato. Negli spogliatoi, prim’ancora che nel garage di San Siro (video), SupeMario ha rischiato il linciaggio del “fuoco amico”. Oltre a Materazzi, che ha tentato di “matarlo” (ammazzarlo, come ha spiegato ai microfoni di Sky Zlatan Ibrahimovic), almeno un altro paio di interisti hanno scatenato le loro ire contro l’interista, determinando un parapiglia contro il talento irrequieto dell’Inter. I compagni non hanno digerito il comportamento indolente in campo contro il Barcellona (mentre gli altri attaccanti si spolmonavano a inseguire gli avversari) e la colluttazione, iniziata nel tunnel, condita con il lancio di scarpe e urlacci, è emersa in tutta la sua virulenza negli spogliatoi. Oltre a Matrix, contro Balotelli si sono scagliati un irriconoscibile Milito e un inferocito Lucio, sostenuti da un furente Chivu che ha lanciato le scarpe contro il numero 45 nerazzurro. La rottura, all’interno dell’ambiente nerazzurro pare ad oggi inevitabile, insanabile, al di là dei tentativi di facciata. E la sconfessione pubblica del comportamento di Mario, che ha lanciato la maglia a terra e urlato frasi irriferibili contro i suoi tifosi da parte di Moratti sembra sugellare questa tesi.

C’è anche chi vocifera che Mario avrebbe chiesto di essere ceduto, tramite l’astuto Mino Raiola, altrimenti farà causa all’Inter per mobbing.  Mourinho ha pragmaticamente usato il guanto di velluto, benché si tratti di un calcolo utilitarista. Lo Special deve fare rifiatare qualcuno e dosare le energie, in vista del rush finale. Le colombe in questa fase prevarranno sui falchi. “C’è la difficoltà, ma non è impossibile ricucire. Vogliamo continuare con questo ragazzo, che ha temperamento, talento e carattere”. Lo stesso Moratti si è lasciato andare a una constatazione

Le acque agitate in casa Milan e il possbile disimpegno di Silvio Berlusconi, che non condiera il Diavolo un asset fondamentale, fanno pensare al Milan come soluzione possibile, dopo una cessione eccellente di uno tra Pato e Borriello. Sarà difficile pensare a un favore ai cugini rossoneri da parte di Moratti, a dispetto dei buoni rapporti di mercato. Il Chelsea e il Manchester City stanno alla finestra e sembrano approdi più pret à porter. A meno che non sia il Barcellona, con cui l’Inter è già in affari e dove giocano due assistiti di Raiola (Ibrahimovic e Maxwell) la prossima destinazione di Balotelli. Ora è prematuro prospettare soluzioni. L’unica certezza è che Balotelli non si è scusato nei tifosi. Alla fine, lui non ha fatto una grinza e con spocchia suprema ha dichiarato: “Sono pronto per diventare il giocatore più forte del mondo, il sogno che inseguo fin da piccolo». E del suo futuro imminente? “Non parlo”. A quello penserà forse Mino Raiola, nelle sedi competenti.


Fonte: Sport Alice

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