Calcio Italiano Juve, Conte già fa i pianti cinesi: Frecciate a Guardiola e Mazzarri

Juve, Conte già fa i pianti cinesi: Frecciate a Guardiola e Mazzarri

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Pep GuaardiolaCompleanno in polemica per Antonio Conte. Il tecnico della Juventus, oggi 44enne, in un’intervista a La Repubblica lancia frecciate un po’ a tutti.
“Dice una fesseria chi sostiene che noi spendiamo più di tutti – spiega l’allenatore leccese -. Da quando sono qui io, il gap tra entrate e uscite è molto contenuto, abbiamo vinto e messo a posto i bilanci. Nel 2011 è arrivato lo scudetto con sette undicesimi della squadra che fu settima, inserendo solamente Lichtsteiner, Vucinic, Pirlo a parametro zero e Vidal preso a 9 milioni, la metà di quello che hanno pagato Inler”.
 Chiaro il riferimento a Mazzarri, che due giorni fa disse che la Juve si rilanciò dopo anni fallimentari grazie al mercato: “Qualcuno dà fiato alle trombe per giustificare i propri fallimenti”, è la bordata di Conte.
 Anche Guardiola nel mirino: “Ha detto che abbiamo soldi da spendere: evidentemente è rimasto ai tempi del Brescia, o non sa che il suo Bayern ha investito 70 milioni per rinforzare la squadra più forte di tutte”.
 Altra puntura all’Inter: “L‘Inter del triplete vinse ma non crebbe, io invece non sono sicuro che vinceremo, ma che cresceremo ancora sì. Siamo all’anno zero: poi, forse, l’estate prossima potremmo mettere mano al portafoglio. Oggi la disponibilità economica non c’è. Abbiamo speso molto meno delle squadre che ho citato prima. Abbiamo preso tre campioni con 23 milioni: un ottimo lavoro”.
 I tre campioni sono Tevez, Llorente e Ogbonna: “Mi hanno sorpreso. Anzi, impressionato. Ho sentito dire tante cose su Tevez, io invece sto vedendo un ragazzo che lavora tantissimo: ha le gambe imballate, ma è un piacere vederlo allenarsi”.
Il coach dei campioni d’Italia poi attacca i vari Mazzarri e Guardiola che hanno parlato di una Juve spendacciona: “Non mi piace sentire queste fesserie, come quelle di chi dà fiato alle trombe per coprire i propri fallimenti (il riferimento al tecnico dell’Inter è puramente voluto). Guardiola è rimasto ai tempi del Brescia, ognuno guardi a casa propria”. E non mancano frecciate al ‘palazzo': “Da regolamento la Supercoppa avremmo dovuto giocarla in casa, invece la giocheremo in trasferta. Juve antipatica ai piani alti? Dovrebbe essere simpatica per come gioca e per quello che fa. Due anni fa dimostrammo che non sempre vince il favorito o quello che è più forte per valori tecnici”.Infine, con il contratto in scadenza nel 2015, Conte che oggi compie 44 anni non vuol sentire parlare di rinnovo: “Io qui mi sento a casa e finché avrò entusiasmo, passione e stimoli andrò avanti con la Juve. Con la società non c’è stata nessuna crisi. Tra me e Andrea Agnelli c’è un rapporto limpido fatto anche di confronti onesti e leali per il bene della Juve“.

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