Calcio Italiano Juve, in caso di sconfitta non solo Hiddink

Juve, in caso di sconfitta non solo Hiddink

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Blanc vorrebbe evitare l’esonero, ma con i tifosi che contestano e la proprietà perplessa dovrà valutare vari candidati
HiddinkSe tutto andasse storto o se lo facesse la maggior parte delle cose (tradu­zione: Juve battuta dal Catania o delu­dente pareggino), la prima cosa ad acca­dere sarebbe la convocazione di un’unità
di crisi bianconera, che coinvolgerebbe Jean Claude Blanc, Alessio Secco, ma soprattutto i rappresentanti della pro­prietà che oggi pomeriggio non saranno allo stadio, ma sarebbero raggiungibili te­lefonicamente. Obiettivo del summit che si potrebbe tenere nello stadio stesso o in serata, sarebbe l’analisi delle varie ipote­si che si presenterebbero a quel punto.

LA BARRICATA DI BLANC – L’esonero di Ferrara è una strada che Jean Claude Blanc vorrebbe evitare anche in caso di sconfitta, ma sarà difficile per lui difende­re il progetto tecnico dalle pressioni che arriveranno dal basso e dall’alto. Inevita­bile, infatti, sarebbe una contestazione da parte dei tifosi, così come la forte perples­sità da parte della proprietà. Anche per­ché la conferma di Ferrara significhereb­be perdere l’occasione di dare all’eventua­le nuovo tecnico il tempo supplementare della pausa per prendere in mano la si­tuazione.

PROBABILITA’ – Insomma, in caso di sconfitta le probabilità di ribaltone tecni­co sarebbero molto più del 50%. A giocare a favore di Ferrara, semmai, ci sarebbe la mancanza di un vero progetto alternati­vo. Almeno nell’immediato. Perché quan­do Blanc afferma che non ha mai contat­tato nessun altro allenatore e che la fidu­cia in Ciro è totale, dice l’assoluta verità. Se oggi la situazione precipita, non c’è un nome forte da mettere sul piatto, al con­trario di quanto accadde nel maggio scor­so, quando con il perdurare della crisi del­la gestione Ranieri, in società si stava ela­borando un piano di emergenza proprio con il nome di Ferrara.

L’OLANDESE C’è Guus Hiddink, ma come ha spiegato il suo manager a Tutto­sport, al di là di un interessamento da par­te dei bianconeri rimbalzato alle sue orec­chie, non c’è stata una chiamata da parte di nessuno degli inquilini di corso Galileo Ferraris 32. In linea di massima da parte del “mago” olandese ci sarebbe la disponi­bilità a prendere in considerazione l’av­ventura bianconera, ma chi lo chiama de­ve fare i conti con un tariffario piuttosto oneroso, perché Guus non si muove per meno di 4 milioni a stagione. Cifra che metterebbe in crisi il budget di Blanc.

MILIONI – Certo, in caso di ribaltone tota­le, forse non sarebbe un problema di sol­di a frenare la Famiglia o il Consiglio d’amministrazione, opportunamente con­vocato per domani. Tuttavia, lo stipendio dell’attuale ct russo non sarebbe un det­taglio nella decisione.

TRAGHETTO O AEREO – Così come non sarebbe un dettagli decidere se il posto di Ferrara debba andare a un “traghettato­re” che porti la squadra a fine stagione in attesa che si liberi un tecnico attualmen­te occupato ( Gasperini, per esempio, ma anche il nome di Prandelli è tornato cal­do), oppure a un tecnico che ricominci da subito a rifondare la squadra. In questo secondo caso, oltre al già citato Hiddink, la scelta diventerebbe perché, dopo l’in­gaggio da parte del Manchester City di Roberto Mancini, tecnici di livello a di­sposizione non ce ne sono molti: Felipe Scolari (per quanto l’ultime esperienza al Chelsea non è stata esattamente bril­lante) o Gianluca Vialli, che avrebbe un eccellente appeal nei confronti dei tifosi, ma non siede su una panchina da 7 anni.

Fonte: Tutto Sport di Guido Vaciago
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