Calcio Italiano Juve, la rivincita di Del Piero

Juve, la rivincita di Del Piero

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Del PieroAlex ha trascinato la squadra dopo un po’di freddezza con il vertice. Protagonista e autore di gol decisivi Così replica a chi lo considera quasi finito.
TORINO, 26 maggio – Rivincita di Alessan­dro Del Piero. Due gol decisi­vi che, ancora una volta, coinci­dono con una conquista impor­tante. All’inizio della stagione, sempre con due gol, Del Piero regalava alla Juve una vittoria storica sul campo del Real Ma­drid. A fine stagione, domenica pomeriggio, si è limitato a si­glare una doppietta contro un già appagato Siena, di fatto conquistando la qualificazione diretta alla Champions Lea­gue che aveva rappresentato l’ultimo incubo della Juve in­coerente di quest’anno. In mez­zo, una serie di sentimenti con­trastanti.

RIVINCITA – Tornare ad esse­re decisivo dopo aver attraver­sato una crisi collettiva e in parte anche personale; tornare a caratterizzare un pezzo di storia juventina: tutto questo ha per Del Piero il sapore del­la rivincita. Rivincita nel mo­mento più difficile della stagio­ne. Ma, in definitiva, rivincita nei confronti di chi? Facile pen­sare a Claudio Ranieri, al tec­nico che nell’ultimo periodo, senza più condizionamenti e senza freni, lo aveva relegato al ruolo di panchinaro. Un ruo­lo che in realtà, il tecnico ave­va disegnato attorno al capita­no già nei progetti dell’estate scorsa, quando Iaquinta e Amauri partivano in pole po­sition nella scacchiera dell’at­tacco rispetto al capitano e a Trezeguet. Quell’idea, però, è stata superata dai fatti e si può dire che, se non fosse stato per le prodezze di Alex, a questo punto ci sarebbe ben poco da salvare al termine di una sta­gione caratterizzata da mille contraddizioni. Ranieri impe­netrabile. «Ha un modo di ve­dere le cose che in fondo può spiegare solo lui…», ha detto in­fatti Del Piero. E non è andato oltre. Una caduta di stile, ades­so, sarebbe inopportuna quan­to inconcepibile da parte sua. Troppo facile scaricare adesso la colpa di tutto sull’allenato­re. Del Piero ha sempre evita­to certe tentazioni. E’ vero: molte scelte del tecnico hanno prestato il fianco alle critiche, anche dallo spogliatoio. Il suo rapporto con i campioni non è mai stato agevole. Mai sponta­neo. E per Del Piero lodi sper­ticate alternate a battutine fuori posto. Ma la rabbia con cui Alex condisce ogni esultanza, ha altri obietti­vi. Ad esempio la dirigenza, che non lo ha coinvolto nei proget­ti sul futuro e non gli ha invia­to messaggi sul contratto in scadenza tra un anno.

Fonte: Tutto Soport di  Luca Borioni
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