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Lega Pro, il 30 giugno la resa dei conti: Oltre 20 squadre a rischio iscrizione

Benevento CalcioLega Pro, il 30 giugno la resa dei conti: Oltre 20 squadre a rischio iscrizione. Tra i club blasonati della categoria troviamo Benevento, Lecce, Varese, Foggia, Juve Stabia, Mantova, Venezia. In poche chiederanno il ripescaggio con i 600.000 euro di “fondo perduto”.

Lega Pro, il 30 giugno la resa dei conti: Oltre 20 squadre a rischio iscrizione. La riforma tanto attesa, dal campionato 2016-17, con la riduzione delle attuali 60 squadre a 36 e con due gironi, possa addirittura  essere anticipata alla prossima stagione, vale a dire 2015-16 per le tante criticità e problematiche emerse nella prima stagione della Lega Pro Unica.

Voci di corridoio che rimbalzano dalle varie città nelle ultime ore, ci fanno immaginare che questo possa diventare possibile, visti i tempi di crisi che rischiano di compromettere la stabilità economica di molte realtà sportive. Forse non si arriverà subito a 36 club, ma il 30 giugno prossimo è alle porte  e riescano ad iscriversi al campionato appena 40, se tutto va bene forse 45 squadre, oggi sembra più che verosimile. Dei 60 club aventi diritto, infatti, una ventina sono a rischio tra i problemi economici e lo scandalo del calcioscommesse. Possibile, quindi, che già dal prossimo campionato possano esserci due soli gironi di Lega Pro, ancora non con 18 squadre ciascuno ma magari con 20 o 22 ciascuno, in vista poi dell’ulteriore riduzione in programma per il prossimo anno.

Il 30 giugno 2015 è la data di scadenza per l’iscrizione al campionato 2015-2016 della Lega Pro. Le relative procedure sono contenute all’interno del Sistema delle Licenze Nazionali, approvato il 27 aprile 2015 dal Consiglio Federale. Il documento contempla tutti gli adempimenti ai quali dovranno sottostare i club della terza serie nazionale guidata dal presidente Mario Macalli, inibito, senza che nessuno sappia spiegare il perché, fino al 30 agosto 2015. Questi sono i tre tipi di criteri ai quali le società dovranno adempiere per l’ammissione al campionato di competenza:

  1. Criteri Legali ed Economico-Finanziari;
  2. Criteri Infrastrutturali;
  3. Criteri Sportivi e Organizzativi.

Tra le 60 squadre aventi diritto all’iscrizione, più di 20 (quelle scritte in verde) rischiano di non riuscire ad iscriversi al prossimo campionato, vuoi per la difficile situazione finanziaria con società sull’orlo del fallimento, vuoi per lo scandalo calcioscommesse.

Ecco l’elenco completo comprensivo delle quattro squadre retrocesse dalla Serie B e le nove promosse dalla Serie De:

  1. Virtus Entella (retrocesso dalla Serie B);
  2. Bassano Virtus;
  3. Cittadella (retrocesso dalla Serie B);
  4. Brescia (retrocesso dalla Serie B);
  5. Varese (retrocesso dalla Serie B);
  6. Monza;
  7. Real Vicenza;
  8. Pavia;
  9. Alessandria;
  10. FeralpiSalò;
  11. Cremonese;
  12. Arezzo;
  13. Sudtirol;
  14. Mantova;
  15. Venezia;
  16. Giana Erminio;
  17. Renate;
  18. Lumezzane;
  19. Ascoli;
  20. Carrarese;
  21. Sartancangelo;
  22. Reggiana;
  23. Spal;
  24. Pisa;
  25. Savona;
  26. Ancona;
  27. Tuttocuoio;
  28. L’Aquila;
  29. Pontedera;
  30. Lucchese;
  31. Grosseto;
  32. Prato;
  33. Pistoiese;
  34. Pro Piacenza;
  35. Torres;
  36. Benevento;
  37. Lecce;
  38. Juve Stabia;
  39. Matera;
  40. Casertana;
  41. Foggia;
  42. Catanzaro;
  43. Melfi;
  44. Barletta;
  45. Vigor Lamezia;
  46. Paganese;
  47. Martina Franca;
  48. Cosenza;
  49. Lupa Roma;
  50. Reggina;
  51. Ischia;
  52. Cuneo (promosso dalla Serie D);
  53. Castiglione (promosso dalla Serie D);
  54. Padova (promosso dalla Serie D);
  55. Rimini (promosso dalla Serie D);
  56. Siena (promosso dalla Serie D);
  57. Maceratese (promosso dalla Serie D);
  58. Lupa Castelli Romani (promosso dalla Serie D);
  59. Fidelis Andria (promosso dalla Serie D);
  60. Akragas Agrigento (promosso dalla Serie D).

Per ogni club che non si iscriverà, ce ne sarà un’altra che potrà richiedere il ripescaggio, tra le 9 retrocesse dalla Lega Pro (di cui, però, a loro volta, molte versano in gravi difficoltà economiche, sono sull’orlo del fallimento o in alcuni casi già fallite come il Savoia, o nei guai per il calcio scommesse come il Pro Patria). In realtà, però, l’oneroso versamento di 600.000 euro a fondo perduto rischia di scoraggiare moltissime realtà a richiedere il ripescaggio. Persino Messina, AlbinoLeffe e Pordenone avrebbero serie difficoltà, così come il Taranto, la Viterbese, il Potenza o altre realtà della Serie D.  Insomma, il rischio che la formula dei tre gironi da 20 squadre ciascuno possa essere rivoluzionata già nella prossima stagione, di giorno in giorno, è sempre più concreta.

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