Ai giocatori non piace il suo metodo
Dopo un inizio col botto, fatto di cinque successi consecutivi, per Mancini sono arrivati i primi problemi, e potrebbero costargli caro. Il litigio con Bellamy di settimana scorsa si aggiunge ai malumori di altri giocatori che non gradiscono la nuova tipologia di allenamenti. E’ dovuto intervenire persino lo sceicco Bin Zayed, che ha chiamato uno dei giocatori di punta (ancora ignoto), per cercare di riportare il sereno nello spogliatoio del City
“Good luck Mancio”. Ne aveva bisogno, di fortuna, all’inizio del suo mandato al City, ne ha ancora più bisogno ora che mezzo spogliatoio gli si è rivoltato contro e in più la sfida contro il Liverpool incombe ed è decisiva per il quarto posto in campionato. I tabloid inglesi sono stati impietosi e hanno messo in piazza i problemi interni allo spogliatoio, parlando di “rivolta dei giocatori” nei confronti del tecnico, imputando all’italiano di non essere entrato appieno nei meccanismi della Premier League. Mancini ha stravolto le abitudini che i giocatori aveva con Hughes, riferiscono il “Daily Mail” e il “Sun”; il che ha causato una reazione interna degli stessi che, approfittando della lite tra Mancini e Bellamy, si sono ribellati.
Ha provato a portare conforto il “patron” arabo Bin Zayed, che ha consigliato ai giocatori di mantenere la calma, confermando di fatto la fiducia a Mancini. L’allenatore però resta sotto pressione e, qualora non raggiungesse la qualificazione alla prossima Champions League vedrebbe in bilico la sua situazione.
Fonte: Sport Mediaset
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