Calcio Italiano Mourinho: «Inter, ora vinci lo scudetto»

Mourinho: «Inter, ora vinci lo scudetto»

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L’allenatore dell’Inter: «Dopo Manchester niente contraccolpo. Vinciamo il terzo campionato di fila e raggiungiamo i rossoneri per numero di titoli vinti in Italia (17). Pugno ad un tifoso? Vendo molto…». Su Ancelotti: «Questione di dignità». Chivu tra i convocati. Vieria fuori: «Scelta tecnica»

 

MourinhoAll’inizio non si capisce bene a chi si riferisce. Poi l’ufficio stampa dell’Inter lo fa comprendere. Il «senza dignità» di Mourinho in conferenza stampa è rivolto a Carlo Ancelotti. Ma andiamo con ordine. In un’intervista pubblicata questa mattina da “Avvenire” il tecnico del Milan ha definito così Mourinho: «Dice cose inutili». Questa mattina è arrivata la pronta risposta di Mourinho: «Un allenatore può perdere tutto meno che la sua dignità professionale. Per una persona intelligente mezza parola è sufficiente. Io ve ne ho date nove…».

STILE MEDIEVALE – Mourinho resta dunque sullo stile «medievale». La società Inter, invece, chiarisce con parole cristialline il “non detto” del suo allenatore. Tanto per ribadire che l’Inter è, sì, fuori dalla Champions, ma lui non è mica deluso. Il riassunto è di sponda su Ferguson: «Se anche Ferguson, che ha grande personalità e che io non ho mai visto parlare di fortuna in tanti anni di Premier, ha parlato di fortuna… Beh, questo ha un significato per me». Quindi niente paura, l’Inter non si scompone: «Non ho paura di contraccolpi. Ho fiducia che la squadra sia consapevole di quello che ha fatto. ‘Vittoria moralè è nel vocabolario di chi perde spesso, non del nostro. Ma la caratteristica di chi vince spesso è non aver paura di di rialzarsi dopo una sconfitta, usare la frustrazione e strasformarla in energia positiva. Abbiamo ancora tanto da giocarsi, un titolo molto importante da vincere, che potrebbe mettere l’Inter pari con il Milan con 17 scudetti. Ancora manca tanto, abbiamo nella Juve un avversario che continua a dimostrare che non molla, con qualità. E abbiamo bisogno di punti. Ora giochiamo due gare consecutive a San Siro prima della sosta. Che arriva in un buono momento. Andare in Nazionale dà morale. Fiorentina e Reggina hanno bisogno di punti per ragioni diverse. Io sono fiducioso perchè ho visto i miei tranquilli e con la sicurezza di chi va a vincere lo scudetto. Io sono tornato a casa con la gioia di una squadra che è stata squadra dal primo all’ultimo minuto. Non ho visto incidenti, e nessuna parola negativa verso nessuno. Non voglio fare paragoni, non siamo come con lo Sporting, o il Real. C’è perdere e perdere, e secondo me la squadra ha perso con grande dignità. Ma questo non vuol dire che voglio perdere così con la Fiorentina. Mi sembra che la squadra sia in perfette condizioni. Non siamo il Milan che dopo essere eliminato dalla Coppa Uefa non ha più nessuna motivazione…».

LA CERTEZZA – Frecciata al Milan (un’altra), ma su Ancelotti non risponde a domanda diretta: «Perché devo commentare quello che dice Ancelotti?». E poi se l’Inter ha perso è un caso…: «Se ai quarti o in semifinale, un’altra squadra gioca a Old Trafford come noi magari vince… Io lì ho vinto in passato con il Porto e ho fatto molto di meno»

SUL PUGNO AD UN TIFOSO – José Mourinho ha dato un pugno (o uno schiaffo) ad un tifoso del Manchester United? Lui, il tecnico dell’Inter, schiva la domanda e colpisce più veloce: «Mourinho vende molto…». E così chiude l’argomento.

I CONVOCATI – C’è anche Chivu tra i convocati dell’Inter per il posticipo con la Fiorentina. Mourinho ha stilato una lista di venti giocatori. Oltre ai lungodegenti mancano Cordoba, infortunato dopo la Champions, Vieira «per scelta tecnica», Jimenez (acciaccato dell’ultim’ora) e Cruz («Deve solo lavorare»).

L’ELENCO
Portieri: Toldo, Julio Cesar, Orlandoni
Difensori: Maxwell, Maicon, Rivas, Samuel, Chivu, Santon
Centrocampisti: Zanetti, Stankovic, Figo, Cambiasso, Muntari, Mancini, Bolzoni
Attaccanti: Ibrahimovic, Adriano, Crespo, Balotelli.


Fonte: Corriere dello Sport

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