Nazionale Italiana, Antonio Conte e i pianti cinesi: “Il c.t. a mezzo servizio”

Antonio ConteNazionale Italiana, Antonio Conte e i pianti cinesi: “Il c.t. a mezzo servizio”. Era l’allenatore della Juventus e le lamentele e i pianti cinesi erano all’ordine del giorno, ora C.T. della Nazionale Italiana non è cambiato per nulla. Già piange che ora vede i suoi giocatori fra quattro mesi. Carissimo Conte, sapevi già tutto quando hai firmato il contratto, perchè ora ti lamenti e continui a piangere?.

Nazionale Italiana, Antonio Conte e i pianti cinesi: “Il c.t. a mezzo servizio”. Il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana non ha mai avuto poteri forti nella Federcalcio e lo sanno benissimo tutti i predecessori da Bearzot, Vicini, Maldini, Sacchi e per finire a Lippi e Prandelli, cosa vuoi pretendere e cosa ti aspetti dai club e dai tuoi colleghi? Nulla. Anche tu, Antonio Conte,  hai storto il muso quando ti portavano via i giocatori per una partita amichevole della Nazionale Italiana o quando qualcuno rientrava acciaccato. Vai avanti per la tua strada e forse è giunto il momento di finirla di fare lamentele e pianti cinesi ed essere più realista.

Queste sono le ultime lamentele dopo la vittoria forse non meritata contro l’Albania: “Noi proseguiamo, su sei partite ne abbiamo vinte cinque e pareggiata una. C’è chi può storcere la bocca o meno, ma noi continuiamo a lavorare con ragazzi che hanno voglia di giocare e si impegnano per restare nel circuito della Nazionale. Noi dobbiamo stare zitti e lavorare”.  “Mi è piaciuta molto la partita – ha proseguito Antonio Conteabbiamo giocato contro una squadra che ha schierato i titolari e che ha pareggiato con la Francia. Armiamoci, giovani e vecchi, non ci aiuta nessuno e dobbiamo fare da soli. Stiamo lavorando su tutti, dovete avere pazienza e fare lavorare le persone. Dovete avere pazienza”.
Amareggiato per le critiche, Antonio Conte spera nell’aiuto dei club per continuare nel suo percorso di ricostruzione e rilancio della squadra in vista della lunga sosta. La Nazionale, infatti, tornerà in campo a marzo nelle qualificazioni europee: “Cercheremo di lavorare, fare qualche riunione un po’ per capire com’è la situazione in generale. Ho bisogno di lavorare con questi ragazzi, stare quattro mesi senza di loro è un problema. Se poi la Nazionale viene dopo tutto, allora mettiamoci la mano sulla coscienza”.

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