News Prandelli nuovo ct azzurro per 4 anni Apertura a Balotelli e Cassano

Prandelli nuovo ct azzurro per 4 anni Apertura a Balotelli e Cassano

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Subentrerà a Lippi dopo il mondiale in Sudafrica

 

PrandelliCesare Prandelli sarà il ct dell’Italia per i prossimi quattro anni, a partire da dopo il mondiale. L’ex allenatore della Fiorentina ha incontrato questa mattina il presidente della federcalcio Giancarlo Abete, ed ha raggiunto l’accordo per allenare la nazionale azzurra.
Prandelli sarà presentato nella sua nuova veste di ct azzurro dopo il mondiale di Sudafrica 2010. L’accordo raggiunto questa mattina nell’incontro con Abete riguarda la durata del contratto quadriennale: restano da definire i dettagli e lo staff tecnico del nuovo commissario tecnico, che prenderà il posto di Marcello Lippi impegnato a guidare l’Italia nella Coppa del mondo.

Il commento di Lippi: «La Federazione ha trovato la persona giusta. Avevo detto a Natale ad Abete che avrei fatto due anni e poi basta. Tutti sapevate che la Figc cercava un altro ct e ora l’ha trovato, ha trovato la persona giusta. Due anni prima, due anni adesso e basta così», prosegue il tecnico viareggino, alla seconda avventura in azzurro dopo quella culminata con il trionfo al Mondiale di quattro anni fa in Germania. «Adesso cerchiamo di fare il massimo possibile e per quel che mi riguarda basta così», ripete il ct dal ritiro del Sestriere. I motivi che lo hanno spinto a decidere di lasciare dopo i Mondiali sudafricani sono diversi da quelli di quattro anni fa. «C’era una motivazione diversa, ma adesso non voglio parlarne. Finito il Mondiale ne potremo parlare, ma non adesso».

Buffon e Chiellini i pilastri. In attesa della presentazione ufficiale e delle prime parole di Prandelli da ct designato dell’Italia, si comincia già ad ipotizzare come potrebbe schierarsi, sia tatticamente che dal punto di vista degli uomini, la sua Nazionale. Analizzando la storia del Prandelli allenatore, si parte da una certezza, quella della difesa a quattro: visto l’addio alla maglia azzurra, dopo il Mondiale, di Cannavaro, il nuovo ct ripartirà probabilmente, al centro del reparto e davanti all’inamovibile Buffon, da Chiellini e da giovani come Bonucci e Bocchetti, con il possibile ripescaggio di un suo fedelissimo in viola come Gamberini. Sulle fasce dovrebbero essere riconfermati laterali come Cassani e Criscito, già fra i preconvocati di Lippi per il Mondiale.

In rampa di lancio De Silvestri. De Silvestri è da sempre un pallino di Prandelli. Per quanto riguarda centrocampo e attacco, Prandelli a Firenze ha utilizzato sia il 4-3-3 che il 4-2-3-1, dando molta importanza agli esterni d’attacco. L’impressione è che il reparto nevralgico della Nazionale del futuro potrebbe essere imperniato su un giocatore lanciato proprio da Prandelli, ovvero Montolivo, con Pirlo, De Rossi, Marchisio e Palombo che rimarranno sicuramente nel giro, insieme magari ad Aquilani, altro giocatore che Prandelli ha sempre apprezzato. L’attacco sarà invece costruito intorno a un altro Prandelli boy come Gilardino, con Giuseppe Rossi che è un altro pallino del neotecnico azzurro e che sicuramente verrà confermato.

Apertura a Balotelli e Cassano. Degli esterni offensivi, che per Prandelli hanno grande importanza, Pepe è un altro giocatore che Prandelli apprezza molto, insieme all’altro suo pupillo Marchionni. Ma probabilmente, anche per questi ruoli, il ct pescherà molto fra i giovani. Con l’avvento di Prandelli sulla panchina della Nazionale potranno tornare a sperare nella convocazione anche giocatori sistematicamente esclusi da Lippi, come Cassano e Balotelli; mentre saranno a rischio quelli che in passato hanno avuto qualche ruggine col neo ct, ovvero Maggio e soprattutto Pazzini.

Lippi comunicherà entro le prossime 48 ore la lista definitiva dei 23 giocatori per il Sudafrica. L’ultimo taglio riguarderà cinque giocatori. Ma il ct non fornisce nessuna anticipazione a riguardo: «Non sarebbe bello se oggi indicassi i 23 per il Sudafrica e poi qualcuno si facesse male. Cosa penserebbe la riserva che subentra? Abbiate ancora un pò di pazienza e martedì pomeriggio saprete». Più esauriente, invece, la spiegazione del ct su come dovrà giocare la sua Italia ai Mondiali: «Di sicuro dobbiamo presentarci con una difesa compatta, e ciò non dipende solo dai difensori ma anche dall’atteggiamento che hanno i compagni del centrocampo e dell’attacco. Oggi si vedono squadre che giocano con una prima punta e gli altri nove difendono e attaccano: questo indipendentemente dal numero degli attaccanti in campo. La tendenza è questa, giocano tutti così», sottolinea Lippi.

«L’attenzione mia è rivolta alla costruzione di una difesa forte, compatta e protetta da tanti compagni, ma che non si precluda la possibilità ripartire con velocità e pericolosità». La duttilità tattica deve essere una caratteristica degli azzurri: «Quando ho riunito i giocatori alla Borghesiana ho detto loro: ho grande fiducia in voi, pretendo lo stesso nei miei confronti. Io la fiducia la esprimo convocandovi, la vostra che io percepisco dovrete dimostrarmela mettendovi a disposzione per qualsiasi decisione io prenda. L’allenatore decide quello che è necessario fare. Marchisio trequartista? Mi piace molto in quella posizione».


Fonte: Il Mattino

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