Il tecnico brasiliano aveva già rivelato le sue perplessità sul Chelsea prima dell’esonero, il neo manager olandese è invece più ottimista e crede ancora nella stagione
Una squadra senza campioni e inadatta a schierarsi col classico 4-4-2. Questo il severo giudizio sul Chelsea dell’ ex manager Luiz Felipe Scolari, critico in particolare verso Didier Drogba e Florent Malouda.
Prima dell’esonero, avvenuto nella giornata di lunedì, il tecnico brasiliano aveva rilasciato un’intervista al magazine France Football rivelando le perplessità e difficoltà che stava incontrando allo Stamford Bridge.
Qualche giorno più tardi, dopo il pari casalingo contro l’Hull, Scolari sarebbe stato esonerato e ora le sue parole risuonano come un’ulteriore chiarimento sui problemi che sta incontrando il Chelsea. “Non abbiamo giocatori in grado di fare la differenza da soli – le parole di Scolari quando ancora era il manager dei Blues -. In passato c’era (Arjen) Robben, ma ora non è più così. Robinho sarebbe potuto essere quel tipo di giocatore perché non ha paura di dribblare, di assumersi qualche rischio. Come brasiliano mi piacciono questo tipo di giocatori, invece qui abbiamo una squadra di burocrati”.
Scolari si era anche lamentato di non avere abbastanza tempo per insegnare calcio e per la mancanza di rapporti umani al di fuori del campo di gioco. “Non ho gli uomini per giocare con il 4-4-2, è molto difficile giocare con Nicolas Anelka e Drogba assieme. (Salomon) Kalou non difende abbastanza per giocare sull’esterno di un 4-4-2. E Drogba dopo qualche infortunio ha perso la fiducia in se stesso”.
Così come Malouda, che secondo il tecnico brasiliano è stato “solo un pallido ricordo del giocatore che sapeva fare la differenza al Lione”.
Molto più positivo è sembrato, e ci mancherebbe, colui che rimpiazzerà Scolari sulla panchina del club di Fulham Broadway, Guus Hiddink. Nella sua prima intervista da manager del Chelsea, l’olandese ha invitato i suoi a credere ancora in questa stagione. “Può accadere ancora tutto da qui a maggio- le parole di Hiddink, che resterà anche Ct della Russia -. I giocatori sono motivati e concentrati, ma certe volte bisogna cambiare l’approccio per ottenere di più”.
“Ci sono ancora molti trofei in palio, la Fa Cup, la Champions. Tutte le tre strade sono prestigiose – ha aggiunto l’ex ct di Olanda, Corea e Australia -. Voglio comprendere in profondità questo club il più in fretta possibile e non solo dare la mia esperienza ma anche ottenere risultati”.
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