Calcio Italiano Ranieri: «Io ex? Se c’è fumo c’è anche arrosto»

Ranieri: «Io ex? Se c’è fumo c’è anche arrosto»

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«Ma mi sento l’allenatore della Juve quest’anno e anche il prossimo. Gli sfoghi? Normali nel calcio. Ancora non mi hanno comunicato l’acquisto di Diego»

 

RanieriRanieri non si sente già un ex della Juve: «Io mi sento allenatore Juve a tutti gli effetti. Come ho sempre fatto mi sento allenatore per quest’anno e anche per il prossimo. Poi non lo so, quando c’è fumo c’è anche arrosto. Io vado avanti per la mia strada». Prima, però, la società lo ha sempre confermato, poi è stato detto che i conti si fanno alla fine. Cosa è cambiato? C’è stata un’intervista dell’ingegner Elkann». Ma Ranieri ci ha già parlato con Elkann? «No, ancora no»

È stata la settimana di Diego? «Non mi hanno ancora informato dell’acquisto. Se l’ho indicato io? Quando compriamo un giocatore siamo sempre tutti d’accordo». Ci tiene a ribadire che la è con lui? «Certo, ci allleniamo insieme e lavoriamo tutti uniti. Gli sfoghi sono cose normali nel calcio». Firmerebbe per il terzo posto alla vigilia del match con il Milan? «Io non firmo mai niente, me la gioco sempre da 0-0».

LA SFIDA COL MILAN – Intanto la Juve è attesa dalla difficile trasferta di San Siro contro il Milan: «È una partita interessante, bella, avvincente– dichiara Ranieri- Siamo vogliosi di affrontare i rossoneri, che sono in un ottimo periodo forma, mentre noi non lo siamo. Però ce la giocheremo come sempre. Per portare a casa un risultato positivo, dobbiamo mettere tutta la forza, l’attenzione e l’umiltà nel fare le cose che sappiamo fare». Con lo scudetto praticamente in mano all’Inter, quanto vale questo Milan-Juventus? «Ci sono in ballo il secondo e il terzo posto– spiega il tecnico- Si affrontano due squadre che vogliono fare bene, perché è pur sempre una delle classiche del campionato italiano. Credo ci sarà massima concentrazione da ambo le parti. Al Milan non toglierei nessuno perché mi piace vedere il carattere non arrendevole della squadra. Vincere e giocare bene sarebbe il massimo. In ogni caso dobbiamo rispondere a noi stessi, non ad altri: ci siamo complicati la vita, ora tiriamoci fuori da questa situazione. Vogliamo dimostrare di non essere così in crisi come sembriamo. Dobbiamo cambiare i numeri sul campo con i fatti e non con parole. È per questo che non firmo sul terzo posto».

FORMAZIONE – I problemi di formazione riguardano soprattutto la fascia sinistra, viste le assenze di Molinaro e Nedved: «Sono certo che chi andrà in campo cercherà di fare qualcosa in più per sostituirli al meglio. Cambi rispetto ala gara col Lecce? Ogni partita storia fa storia a sè: ci sono da fare mille valutazioni, prima con la squadra poi sugli avversari, quello che non cambia è la volontà di vincere». Nella sua conferenza stampa, il tecnico del Milan Ancelotti lo ha difeso e Ranieri gradisce, perché «tra gente di calcio ci si intende». E sulle possibilità che vada al Chelsea: «Lui dovunque è andato ha fatto bene, ma credo che rimarrà al Milan». Sulla scarsa tutela della società, invece, Ranieri glissa: «Dobbiamo lavorare e basta». Contro i rossoneri mancherà il tifo di Mourihno, che ha detto che non guarderà la partita: «Mi stupirei del contrario: che non tifi per la Juve è normale visto che è l’allenatore dell’Inter».

CONVOCATI – Questa la lista dei convocati per il Milan: Buffon, Camoranesi, Tiago, Amauri, Chiellini, Chimenti, De Ceglie, Del Piero, Giovinco, Grygera, Iaquinta, Legrottaglie, Manninger, Marchionni, Poulsen, Trezeguet, Zanetti, Zebina, Ariaudo, Yago.


Fonte: Corriere dello Sport di Roberto Maida

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