Calcio Italiano Ranieri non si arrende: “La Juve vuole il secondo posto”

Ranieri non si arrende: “La Juve vuole il secondo posto”

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Il tecnico bianconero sogna ancora di chiudere il campionato davanti al Milan, nonostante uan sfida contro l’Atalanta da giocare a porte chiuse.

 

RanieriCon un secondo posto da inseguire, con il Milan lontano 4 punti, e con un terzo da difendere, la Fiorentina è staccata di appena 3 punti, Claudio Ranieri ritiene che in prospettiva Champions League per la sua Juventus “tutto è ancora da giocare, tutto è ancora aperto, nel bene e nel male: noi vogliamo il secondo posto“.

Nel corso della conferenza stampa della vigilia del match contro l’Atalanta, “squadra compatta, gioca in 30 metri, avrà la tranquillità di chi non ha niente da perdere, servirà un’ottima prova con la stessa concentrazione e determinazione messa in campo la settimana scorsa a San Siro”, in programma domani pomeriggio per la trentaseiesima giornata del campionato di Serie A, l’allenatore bianconero chiede alla sua squadra di chiudere la stagione in bellezza.

La partita pareggiata 1-1 con il Milan è stata importante per fare pensare alla squadra a quello che abbiamo fatto e quello che possiamo fare, perché nelle ultime tre partite si possa confermare quanto di bene fatto in nove mesi”, ha detto Ranieri. “Bisogna sempre alzare l’asticella, potevamo fare molto di più se in quel mese e mezzo che siamo stati fermi avessimo ottenuto qualche vittoria in più invece dei pareggi”.
“Pagata l’eliminazione negli ottavi di Champions contro il Chelsea? E’ sempre molto dovuto alla testa. Ma nello sport questi momenti capitano. Abbiamo a che fare con dei professionista, è vero, ma non delle macchine. Una crisi nell’arco di un campionato ci può stare, solo che noi non l’abbiamo mascherata bene. La cosa che mi ha seccato di più però è stata l’eliminazione in semifinale in Coppa Italia, ci tenevo dall’inizio della stagione“.

Domani all’Olimpico si giocherà a porte chiuse, effetto della squalifica inflitta dal giudice sportivo della Lega calcio alla società bianconera per i cori razzisti indirizzati dai sostenitori a Mario Balotelli, centravanti della nazionale azzurra under 21 di origine ghanese, nel match giocato a Torino contro l’Inter (1-1) lo scorso 18 aprile. “Sarà una sensazione stranissima, per me inedita, posso immaginare – ha detto Ranieri – che sarà un clima comunque difficile, ma dobbiamo fare così anche se non dovremmo. C’é amarezza, certe cose non dovrebbero succedere”.

L’allenatore bianconero ha poi commentato l’arrivo dalla prossima stagione del ventiquattrenne fantasista brasiliano Diego, acquistato dal Werder Brema. “Se l’abbiamo scelto è perché lo voglio allenare. A chi somiglia? Né a Zidane, né a Del Piero: è Diego”, ha concluso Ranieri
Fonte: Sport Alice
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