Calcio Italiano Simplicio: «Da Palermo non mi muovo. Ma non sono io che devo...

Simplicio: «Da Palermo non mi muovo. Ma non sono io che devo decidere…»

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Il giocatore ha un contratto in scadenza nel 2010 e vorrebbe rinnovarlo: «Ci vuole tempo, il mio manager è già al lavoro». Lui e Pastore formano un reparto da grande squadra.

 

SimplicioResto al Palermo al cento per cento, parola di Fabio Simpli­cio. Non inganni la sua dichiarazione, va spiegata: Simplicio ha un contratto che lo lega al Palermo fino al giugno 2010. «Da quando sono arrivato, ho sempre detto che voglio rispettare il mio contratto; l’ho det­to anche al presidente». Fino a giugno vuo­le rispettare l’accordo, «an­che se non dovesse arrivare il rinnovo». Ma l’oggetto del contendere è proprio il pro­lungamento del contratto.

«Non sono io che devo cor­rere, faccio il mio dovere per dare sempre il massi­mo. Il mio procuratore è al lavoro, verrà in Italia per si­stemare la cosa, ci vuole tempo, so che con i dirigenti ha parlato dieci minuti senza arrivare a una conclusione». Traspare de­lusione nelle parole del giocatore che vo­leva chiudere subito l’accordo quale pre­mio per il buon campionato. «Nel calcio ci sono tante situazioni di questo tipo. Io ho cercato di fare del mio meglio, mettendo­mi a disposizione sempre e in qualunque circostanza, però siamo arrivati alla fine e adesso non sono io che devo decidere» .

Sorpreso e dispiaciuto per la scelta di Ballardini, ma è pronto però a scommettere ciecamente su Zenga: «Mi piace, è un alle­natore che parla, è serio e farà bene. Con la sua voglia di vincere si potranno fare grandi cose. Se lui dice scudetto, dobbia­mo seguirlo, chi si tira indietro è meglio che non entri in campo; lo scorso anno fuori casa è mancata quella cattiveria che avevamo al Barbera». L’arrivo di Pastore, centrocampista dai piedi buoni, potrebbe oscurarlo ma assicura che la concorrenza lo stimola soltanto. Una cosa è certa, se Fabio Simplicio resta, il reparto centrale dei rosanero è veramente di ottima quali­tà, roba da fare invidia alle grandi.

Fonte: Corriere dello Sport

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