Calcio Estero Witsel, dagli inizi allo Zenit: l’ascesa di un vincente

Witsel, dagli inizi allo Zenit: l’ascesa di un vincente

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Alex WitselA 27 anni, Axel Witsel ha vinto competizioni nazionali in Belgio, Portogallo e Russia, dove è un pilastro dello Zenit di Mircea Lucescu; il nazionale belga ha parlato a UEFA.com della sua crescita.

Gli inizi…

Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo quattro anni, a Vottem, cittadina in provincia di Liegi. Sono cresciuto in un complesso dove andavo anche a scuola. C’era anche un campo da calcio chiamato Montemauro, e proprio accanto c’era un campetto di cemento dove giocavo a calcio con i miei amici. Adesso accanto al campo hanno costruito un piccolo complesso sportivo al coperto a cui hanno dato il mio nome.

Il mio eroe è sempre stato Zinédine Zidane, e ancora oggi è così. Perché Zidane? Perché quando ero piccolo – dato che mio padre è del territorio francese della Martinica – guardavo spesso le partite della nazionale francese e mi è sempre piaciuto Zidane. È diventato il mio idolo.

Sullo Standard Liège…

Sono passato allo Standard quando avevo nove anni, ho fatto la trafila delle giovanili e, a 16 anni, sono diventato un professionista. Quando avevo 10 anni, e stavo andando con mio padre in macchina agli allenamenti, ho visto lo stadio dello Standard nello specchietto retrovisore e ho detto a mio padre che mi sarebbe piaciuto giocare lì. Lui mi ha risposto che avrei dovuto allenarmi duramente per arrivarci. Ecco perché ho sempre avuto questa ambizione.

Sul Benfica…

Giocavo da cinque o sei anni per lo Standard e volevo andare all’estero. Volevo giocare a un livello più alto. Così mi è arrivata la chiamata dal Benfica e al tempo per me era la scelta migliore. Sono stato accolto molto bene da tutti – squadra, staff, tifosi. Mi sono proprio divertito quell’anno al Benfica. Sono cresciuto molto ed è proprio grazie al Benfica se tutti in Europa conoscono il nome di ‘Witsel’.

Lisbona è una città straordinaria – ho ancora una casa lì. La qualità della vita è davvero ottima e la gente è molto amichevole. Anche il clima è piacevole perché c’è sempre caldo e mai neve. L’inverno è piovoso ma si toccano spesso i 15 gradi.

Sullo Zenit…

Inizialmente non è stato semplice. Passare da Lisbona e dal suo clima caldo per arrivare qui dove, sì l’estate è calda, ma in inverno si arriva a -15, -20. È stato abbastanza difficile.

Lo Zenit è una squadra che dovrebbe giocare ogni anno in Champions League, ma nella stagione passata non siamo stati abbastanza bravi in campionato. In questa stagione proveremo a fare meglio della passata dove abbiamo perso ai quarti di finale col Siviglia in una sfida in cui a mio giudizio avremmo meritato di più.

La nostra ambizione è chiaramente di tornare a vincere il campionato. Vogliamo vincere anche la Coppa di Russia e poi arrivare almeno in semifinale di Europa League.

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