Calcio Italiano 1^ Giornata Serie A 2013-14, Toni abbatte il Milan al Bentegodi: Festa...

1^ Giornata Serie A 2013-14, Toni abbatte il Milan al Bentegodi: Festa Verona

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Uno strepitoso Toni, autore di una doppietta, trascina l’Hellas alla vittoria per 2-1 sui rossoneri. Inutile il gol iniziale di Poli. Esordio amaro per Allegri e i suoi, compassati e troppo prevedibili. Grande prova di Jankovic e Jorginho per i veneti, che dopo 10 anni ritornano in A bagnano l’esordio con una vittoria prestigiosa.

IL MILAN PARTE BENE, POLI SIGLA IL 1° GOL DELL’ANNO. La squadra di Allegri inizia col piglio giusto e domina nei primi 20 minuti. Nel 4-3-3 disegnato dal tecnico toscano, dove non compaiono gli acciaccati De Jong, Robinho e De Sciglio, Montolivo comanda il gioco on autorità, Balotelli agisce da solito riferimento offensivo e Poli si inserisce molto bene da dietro, sfruttando i movimenti dei due esterni El Shaarawy e Niang. Proprio da una genialata di Super Mario, al 14°, nasce il vantaggio rossonero: Poli aggancia bene in velocità, supera Moras e batte col destro Rafael in uscita, siglando il suo primo gol in rossonero, il suo quarto in A e il primo gol del campionato 2013/2014.

CRESCE L’HELLAS VERONA, TONI NON PERDE IL VIZIO. Dopo il vantaggio, però, il Milan rallenta vistosamente e subisce la reazione dei padroni di casa, trascinati da un Bentegodi tutto esaurito. Montolivo perde palloni pericolosi in impostazione, annientato dal pressing di Romulo, Toni, Jorginho e Jankovic, i due esterni d’attacco rossoneri spariscono dal gioco e a destra Abate soffre le iniziative di Martinho. Così, dopo qualche giocata pericolosa dei veneti, serve un calcio da fermo (solito triste difetto del Milan di Allegri) a ristabilire la parità nel risultato: Toni, corona un perfetto schema di Mandorlini, stacca imperiosamente sul corner di Jorginho e insacca di testa, tutto solo a centro area, l’1-1. Prima gioia con la maglia gialloblù in campionato (aveva già segnato in Coppa Italia ndr) per l’ex bomber della Fiorentina e 110° centro in A in carriera. Il pareggio, anziché scuotere i rossoneri, rivitalizza ancor di più l’Hellas Verona, che chiude la prima frazione attaccando, con un Milan visibilmente in difficoltà tattica e atletica.

La ripresa si apre come si era chiuso il primo tempo. Hellas Verona attivo, vivo e brillante, Milan compassato, lento e prevedibile. Al terzo contropiede tre contro tre concesso dalla formazione ospite, i veneti puniscono. Romulo allarga per Jankovic, che con un esterno delizioso mette dentro per Toni: Zapata dorme e l’attaccante va in torsione di testa, battendo per la seconda volta Abbiati e siglando la sua doppietta personale (gol numero 111 in A).

MILAN CONFUSO E APPANNATO, CAMBI ININFLUENTI. Così, dal 53’, i rossoneri, sotto di un gol, tentano, sempre in maniera poco corale e incisiva, di rimettere in piedi la gara. Ma il 2-1 non cambia e anzi è proprio Abbiati a salvare in un paio di circostanze il Milan da un passivo peggiore. Rafael deve limitarsi ad un paio di respinte su tiri dalla distanza di Balotelli e Montolivo e, nemmeno l’inserimento di Emanuelson, Petagna e Robinho per i negativi El Shaarawy, Niang e Constant, è utile a modificare l’andamento del match. Verona compatto e bravo nel portare a casa i primi tre punti verso la salvezza. Le proteste finali di Balotelli (ammonito) per un rigore dubbio non concesso (qualche minuto prima non ne era stato concesso uno identico a Toni) ben chiarificano il nervosismo in casa rossonera: la gamba non c’è, le idee offensive sono limitate alle invenzioni di Balotelli e non c’è fluidità nel gioco. In vista del ritorno di Champions contro il Psv non sono certo indizi positivi.

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