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A Sky e Rti i diritti tv per le stagioni 2010/11 e 2011/12

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Sky potrà trasmettere anche interviste dagli spogliatoi
Le firme dei presidenti riuniti oggi in Lega per un’assemblea informale ci sono tutte. Abete, commissario straordinario della Lega aggiungerà la sua domani mattina nel corso delle assemblee previste a Roma per la compilazione dei calendari del prossimo campionato. Sky e Rti si sono quindi aggiudicati i diritti televisivi per la trasmissione delle partite del campionato di calcio di serie A per gli anni 2010-11 sul satellite per tutte e 20 le squadre la pay tv di Rupert Murdoch, e sul digitale terrestre, relativamente alle 12 squadre più blasonate, la pay di Mediaset.

ALTRI PACCHETTI – Vanno invece a trattativa privata con un bando che sarà pubblicato il 31 luglio prossimo e che prevede 60 giorni per chiudere gli accordi gli altri pacchetti le cui offerte ricevute erano sotto la soglia prevista dal bando. Si tratta del pacchetto per il digitale terrestre relativo alle partite in casa e in trasferta delle ultime otto squadre di serie a, dei diritti radiofonici (quelli per intenderci di ‘Tutto il calcio minuto per minuto), degli highlits e di Internet e nuovi media. La riunione di oggi – per la verità erano fisicamente presenti in pochi, tra gli altri Adriano Galliani e Aldo Spinelli – è servita per sancire l’assegnazione dei diritti già praticamente scontata alla vigilia.

SKY –
L’offerta di Sky (che ha acquisito anche il diritto a mostrare per la prima volta in Italia anche immagini e interviste dagli spogliatoi) è stata di 580 milioni di euro per il 2010 e altrettanti per l’anno successivo. Sufficiente per superare i minimi, fissati dalla Lega, di 570 e 578 milioni). Anche Rti ha scavalcato l’asticella predisposta per il pacchetto ‘pregiatò (‘Gold Livè) del digitale terrestre mettendo in busta un’offerta di poco superiore ai 210 milioni per il 2010 e di 225 per il 2011. Il resto sarà trattato nei prossimi mesi, ma la soddisfazione tra le società di calcio è palpabile e il traguardo prefissato, quello di raggiungere 950-1000 milioni di euro con la vendita dei diritti, appare già a portata di mano. È infatti del tutto ragionevole supporre che la vendita di quel che resta porterà i circa 200 milioni di euro che mancano alla cifra che l’advisor Infront aveva giudicato raggiungibile.

RAI – Sicuramente infatti ci sarà una partecipazione della Rai nei settori di suo interesse a cominciare dai diritti radiofonici sia pure puntando al risparmio rispetto alla base d’asta prefissata. È di oggi una dichiarazione del presidente Paolo Garimberti che, seppur spiegando che l’offerta della Lega è stata giudicata troppo alta rispetto ai valori di mercato, dice che l’azienda intende andare alla trattativa privata. D’altra parte non è bastata ai presidenti delle società di calcio l’offerta di Rtl, definita ‘simbolica’ rispetto ai minimi richiesti di 3,8 e 4 milioni di euro. E negli ambienti della Lega si contesta anche che con quella offerta l’emittente privata abbia ottenuto un vantaggio negoziale ad ottenere di essere il primo interlocutore della Lega nella trattativa privata.

SEPARAZIONE LEGA –
Infine, coi soldi garantiti, arrivano anche schiarite sulla separazione consensuale della Lega in Lega di A e Lega di B. Dopo l’accordo praticamente raggiunto a Roma con la benedizione del governo, c’è chi pensa che domani stesso si possa addirittura gettare le basi per eleggere presto un presidente ciascuno (Maurizio Beretta sicuramente per la A) e fare a meno del commissario Giancarlo Abete.

Fonte: Tutto Sport
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