Il presidente ha aperto i lavori dell’Assemblea dei soci della Juventus
Secondo Andrea Agnelli, i scudetti ne sono 29. Non è la prima volta che il presidente della Juventus lo afferma con simile veemenza. Ma oggi è il giorno di Pavel Nedved che verrà investito della carica di consigliere entrando de facto nel gotha della società.Il passaggio più rilevante concerne le linee strategiche della società e ha puntato il dito su Calciopoli chiedendo apertamente “una risposta a breve dalla federazione al nostro esposto riguardo la richiesta di revoca dello scudetto del 2006 assegnato all’Inter, soprattutto una volta accertata la correttezza della società negli anni in questione”.
Il presidente AndreaAgnelli, alla prima riunione, ha sottolineato che “la mia presenza qui rappresenta l’unità d’intenti della nostra famiglia, la mia e di mio cugino John Elkann”.
“L’ultima stagione sportiva è stata tra le più burrascose della storia ultracentenaria della società. Dal mio ingresso, abbiamo così portato avanti una serie di riflessioni su tre aspetti. Il rafforzamento manageriale, con l’ingresso di Beppe Marotta come direttore generale area sport, la guida tecnica, con l’arrivo di Del Neri, e il rinnovamento del Cda. All’ordine del giorno di oggi c’è infatti la proposta di ingresso in consiglio dello stesso Marotta e di Pavel Nedved”. Il bilancio del club è in evidente perdita. I motivi? Operazioni di mercato a perdere e il mancato introito derivante dalla qualificazione in Champions League.Un’eredità che in parte deriva dalle gestioni precedenti, compresa quella che si riassumeva in John Elkann, presidente Exor, che ha presenziato all’assemblea dei soci. Si è fermato soltanto pochi minuti per salutare il cugino Andrea, per la prima volta impegnato come presidente della Juventus all’assemblea dei soci. In sala anche il dg Beppe Marotta e l’avvocato Briamonte oltre a Nedved, ammessi nel CdA che si allarga così da sette a undici membri.
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