Calcio Italiano Alla Roma il derby della Capitale

Alla Roma il derby della Capitale

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Doppietta di Vucinic: 2-1 in rimonta

 

VucinicIl derby di Roma è da brividi. Giallorossi e biancocelesti danno vita a una partita pazzesca, innescata dalla rete laziale di Rocchi al 14′ ed esplosa nella ripresa. Chiuso il primo tempo in svantaggio, la Roma rischia di capitolare al 1′ della ripresa, quando Floccari si fa parare un rigore da Julio SergioVucinic, su rigore, trova il pari al 53′. Lo stesso montenegrino firma il 2-1 al 63′. Nel finale espulso Ledesma. Roma di nuovo prima.

LA PARTITA
Se, alla fine di questa lunga corsa, la Roma potrà festeggiare lo scudetto, tutti i giallorossi dovranno ricordarsi questa giornata e, in particolare, di quello che Ranieri è stato in grado di fare. Già, perché il successo nel derby, sudato, faticosissimo, per 45′ assolutamente impensabile, è tutto merito suo. E’ merito suo perché dopo aver sbagliato tutto è così lucido e umile da correggere tutto. E perché, quando lo fa, lo fa nel modo più rischioso e impopolare. Togliendo, cioè, De Rossi e Totti.

Ma andiamo con ordine: Ranieri comincia l’incontro con le tre punte e il suo errore è tutto lì, perché Reja oppone ai giallorossi il solito centrocampo folto e in mezzo, dove la Lazio gode di una superiorità numerica imbarazzante (5-3), i palloni sono tutti della banda biancoceleste. In chiara difficoltà nella zona nevralgica del gioco, la Roma dimentica quanto di buono fatto in questa stagione, non gioca un pallone rasoterra che sia uno e si affida sempre al lancio lungo su Toni, che fatica come un matto a trovare varchi con Stendardo prima e Biava poi. Capita così che, con Totti e Vucinic praticamente mai in partita, il primo tempo della Roma sia pochissima roba. Nullo, per dirlo come in realtà è. Al contrario la Lazio gioca da grande appoggiandosi alla regia ispirata di Ledesma e alla corsa di Brocchi e Mauri, sempre in pressione sul portatore di palla di Ranieri. La prima scossa alla partita arriva al minuto 14′, quando proprio Ledesma s’inventa una verticalizzazione da applausi e libera Rocchi a tu per tu con Julio Sergio: piattone destro e Lazio in vantaggio. 

Colpiti al muso, Totti e compagni non riescono a reagire e non vanno una sola volta al tiro, chiudendo anzi il primo tempo in palese difficoltà. Nell’intervallo, non senza stupire, Ranieri decide quindi di cambiare tutto e lascia negli spogliatoi i “senatori” Totti e De Rossi (entrambi ammoniti) facendo spazio a Menez e Taddei nel tentativo di riequilibrare la squadra e recuperare la parità numerica in mezzo al campo. Nemmeno il tempo di capire se la soluzione è buona, che, al 1′ della ripresa, Cassetti stende Kolarov costringendo Tagliavendo a indicare il dischetto del rigore. Dagli undici metri va Floccari, che si fa però respingere il tiro da Julio Sergio. Il derby cambia qui perché, tenuta a galla una partita che sembrava persa, la Roma si sveglia improvvisamente e, all’8′, trova il pareggio con Vucinic su rigore (fallo di Kolarov su Taddei).

Passano dieci minuti e lo stesso Vucinic si riprende lo scudetto fulminando Muslera con un siluro su punizione dal limite (conquistata da Menez dopo un bello slalom). Improvvisamente costretto a inseguire, questa volta è Reja a dover rischiare il tutto per tutto inserendo prima Zarate per Lichtsteiner, quindi Cruz per Floccari. L’ultima mezz’ora è da brivido, perché la Lazio si riversa nella metacampo della Roma e si rende pericolosa in almeno due o tre occasioni con Rocchi e Cruz. Conscio delle sofferenze che lo attenderanno fino al triplice fischio, Ranieri butta nella mischia Brighi e richiama in panchina Vucinic. Nonostante l’assedio biancoceleste, il fortino giallorosso resiste. Ranieri si riprende il pezzo più grande della torta scudetto e rispedisce l’Inter a -1. A quattro turni dalla fine l’ostacolo più difficile è superato. Il più difficile, ma non l’ultimo. La corsa è ancora lunga e difficile.

Nota a margine: dopo gli scontri vergognosi in tribuna prima dell’inizio del derby, la stracittadina finisce in rissa anche in campo. Lo spettacolo, manco a dirlo, non è degno di una città importante come Roma e della squadra che sta correndo verso lo scudetto. Anche perché, in caso di possibili/probabili squalifiche, la corsa diventerebbe in salita…

IL TABELLINO
LAZIO-ROMA 1-2
Lazio (3-5-2):
Muslera 5; Dias 6,5, Stendardo sv (6′ Biava 6,5), Radu 6,5; Lichtsteiner 5,5 (20′ st Zarate 5,5), Brocchi 5,5, Ledesma 6,5, Mauri 6, Kolarov 7; Rocchi 7, Floccari 5,5 (29′ st Cruz sv). A disp.: Berni, Diakitè, Firmani, Baronio. All.: Reja.
Roma (4-3-3): Julio Sergio 9; Cassetti 5,5, Juan 6,5, Burdisso 6,5, Riise 6; Perrotta 6,5, Pizarro 6,5, De Rossi 5 (1′ st Taddei 6,5); Vucinic 7,5 (38′ st Brighi sv), Toni 6,5; Totti 5 (1′ st Menez 6,5). A disp.: Doni, Mexes, Tonetto, Baptista. All.: Ranieri
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 14′ Rocchi (L), 8′ st rig. e 18′ st Vucinic (R)
Ammoniti: Brocchi, Kolarov (L), Riise, De Rossi, Totti, Juan, Taddei, Toni, Menez (R)
Espulsi: 46′ st Ledesma (L), per doppio ammonizione
Note: al 1′ st Floccari (L) si è fatto parare un rigore da Julio Sergio


Fonte: Sport Mediaset di Alessandro Franchetti

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