Calcio Italiano Bari spettacolo, falsa partenza Juve. Delude Krasic

Bari spettacolo, falsa partenza Juve. Delude Krasic

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Del PieroCi vuole tempo. Ed è il tempo che manca a questa Juventus ancora insicura in questa identità che va metabolizzata. Più che la disfatta del nuovo corso Agnelli, questa sconfitta subita dal Bari ribadisce i dubbi della vigilia sul modello imposto da Delneri contro il calcio ideale di Ventura. Si inizia così, dunque con un 1-0 che impone un protagonista: Massimo Donati e una riflessione sugli errori commessi.

Il dogma delneriano viene rigorosamente applicato sugli schieramenti di partenza con gli innesti (obbligati dati i recenti infortuni di Amauri e Iaquinta che si aggiungono ai pregressi e l’addio di Trezeguet) dal 1′ di Krasic e Quagliarella. Ma fin dal 2′ si palesa la netta superiorità dei baresi dell’allenatore migliore dello scorso campionato dopo Josè Mourinho, Giampiero Ventura. Il Bari pressa verticalizzando con un Almiron raro, per costanza e dedizione, che innesta quello che si confermerà lo schema vincente: palla al via e un attaccante (Barreto o Kutuzov) pronto a concretizzarla.
Subito la nuova Juve prova la replica con Quagliarella vicino al gol (5′ pt) servito da un Krasic propositivo ma ancora spaesato. Però si arranca, si commettono errori infantili. Motta perde l’uomo, Chiellini prova a riprendere Ghezzal che irrompe sui Storari – miracoloso e miracolato – che ha la peggio salvando temporaneamente il risultato. Ferita alla testa per lui. E’ una sorta di avviso. Felipe Melo (tra i migliori in campo) salva un assist che Del Piero inventa da un intervento sventurato di Marchisio (con testa e cuore al rinnovo forse, non a caso si prende un giallo). Da una sua leggerezza nasce l’opportunistica azione dell’ex Almiron che lancia Donati (partito dalla panchina), il quale gira a Alvarez per poi realizzare una rete di autentica bellezza (44′ pt, 85 km/h).

Delneri prova a rimescolare le carte, ma è inutile. E’ un trucco. Martinez per Krasic (dopo il cambio insistente degli esterni durante il pt) non imprime alcuna concreta svolta. Il Bari non pare affatto inibito da questa Juve e Alvarez si impappina inspiegabilmente davanti al portiere juventino dopo uno scatto superbo che brucia la difesa bianconera passando indietro la palla. Ci vuole slancio. Entra Lanzafame per Pepe. Eppure non si gira. Sissoko sostituisce Felipe Melo che, pure, non aveva commesso errori al pari di Marchisio. Freschezza, dinamicità: tutto Bari e tutto quello che manca a questa Juve. Il raddoppio dei padroni di casa (che avrebbero meritato) si ritarda: Donati doveva segnarlo, questo secondo gol. Nonostante i lampi finali di Quagliarella e Chiellini. Ma è la sua partita, la sua giornata. Anche senza questo piccolo particolare.

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