Calcio Italiano Berlusconi manda al Diavolo i tifosi rossoneri: “Forza Inter”

Berlusconi manda al Diavolo i tifosi rossoneri: “Forza Inter”

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Ennesima uscita di Silvio Berlusconi, questa volta però non ci sarà bisogno di una smentita o di una precisazione come già successo per i celebri casi della “mela marcia” e “Allegri no capisse un casso”, visto anche il clima goliardico in cui la frase è stata pronunciata. Il patron del Milan, infatti, durante la trasmissione radiofonica ‘Un giorno da pecora’ in onda su Radio 2, è stato al gioco dei conduttori più volte, fino a un’uscita che comunque non potrà far piacere ai tifosi del Diavolo proprio a poche settimane dal derby milanese. “Forza Inter”, il grido di un Berlusconi che ha poi confermato come quella su Allegri fosse soltanto una battuta.

berlusconiPER ORA NIENTE CAPITALI ESTERI NEL MILAN – Il numero uno rossonero, che non ha mai nascosto la sua fede nerazzurra sin da quando era bambino, ha poi parlato più seriamente del futuro del club di via Turati: “Far entrare capitali stranieri nel Milan? Mai dire mai perché magari in futuro saremo costretti a farlo ove la situazione lo richiedesse. Ma se non ci dovesse essere questa costrizione siamo felici di continuare a fare del Milan una cosa di famiglia. Il Milan per me è una questione di cuore. Mi ricordo ancora quando mio padre mi portava allo stadio e non pagavo il biglietto perché ero piccolo piccolo. Guardando il calcio, i campioni, i miei eroi, ho cominciato anche a capire la metafora della vita. Ripeto, per me il Milan è una questione di cuore, anche se nel corso di questi anni ci ho messo tanti tanti capitali, forse anche eccessivi. Ma questo mi ha permesso di far diventare il Milan la squadra più titolata del mondo e io il presidente ad avere vinto più trofei. Basti pensare che il secondo dietro di me, Santiago Bernabeu, ne ha vinti la metà e gli hanno anche intitolato uno stadio”.

IL MILAN E’ UN AFFARE DI FAMIGLIA – “Il Milan fa parte della famiglia, tant’è che sta fuori del gruppo anche se adesso c’è mia figlia Barbara che ha cominciato a lavorarci e stiamo facendo la verifica dei conti come fosse una società del gruppo – ha aggiunto Berlusconi all’Ansa – Questo non significa comunque che siamo disponibili a far entrare nuovi forze. Però, mai dire mai. Se la crisi dovesse continuare e magari ci dovesse essere qualche costrizione il discorso potrebbe cambiare. Ma per adesso siamo felici che il Milan sia un affare e un affetto di famiglia”.

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