Il grande ex torna a San Siro: «Sarebbe un errore pensare a una squadra rossonera in ribasso. Li conosco bene, sono orgogliosi»
Stagione 2002-2003: Brocchi correva, copriva, spezzava il gioco avversario; Leonardo inventava, segnava, disegnava prodezze. Sono stati compagni nel Milan, si conoscono bene, domani saranno avversari. Uno giocava a centrocampo, l’altro era più avanzato. Il brasiliano era rientrato a Milanello dopo aver fatto ritorno in Brasile, Brocchi viveva anni intensi in rossonero. Un faticatore come Brocchi era utilissimo ad un inventore come Leonardo. In partita furono schierati spesso insieme.
IL RUOLO – Cristian domani tornerà a casa, rimetterà piede a S. Siro. In quello stadio ha percorso migliaia di chilometri. «A volte ci si dimentica che ho 34 anni – dice Brocchi – nonostante questo sento di avere lo spirito di un ragazzino. Per me è motivo d’orgoglio essere d’esempio per i compagni più giovani. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di avere esempi come Maldini e Costacurta, mi hanno insegnato a vivere i momenti belli e quelli brutti. Penso che nella Lazio io abbia anche questo compito».
LE PAROLE – Brocchi sa cosa deve aspettarsi la Lazio a S.Siro: «Non deve pensare che il Milan è difficoltà. Io li conosco bene, hanno sempre voglia di fare una bella figura e sono molto orgogliosi. Quando ci sono partite importanti i rossoneri vogliono sempre vincere. Dovremo giocare una grande partita, dovremo farlo con l’obiettivo di conquistare punti» .
Fonte: Corriere dello Sport di Daniele Rindone
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