Calcio Mercato CALCIOMERCATO, il Milan chiama, l’Inter risponde con 4 acquisti

CALCIOMERCATO, il Milan chiama, l’Inter risponde con 4 acquisti

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Bum bum bum, tira già aria di derby. Il Milan cala la carta Balotelli e manda in visibilio gli adepti rossoneri, che inaugurano con gloria il giro di sfottò ai cugini nerazzurri accogliendo a braccia aperte il figliol prodigo che arriva da Manchester e che fu uno degli uomini forti della concorrenza. 1 a 0 e palla al centro. Risponde l’Inter, che in meno di 6 ore perfeziona l’acquisto di numero 3 giocatori che dovrebbero garantire solidità e ragionamento in mezzo al campo.

kuzmanovicTrattasi di Ezequiel Schelotto, ala destra che corre come Beep Beep, il pennuto più veloce del deserto, Zdravko Kuzmanovic, ex Fiorentina, un simil Gattuso alto 1 metro e 90, tanta quantità e pochi fronzoli, e Mateo Kovacic, 18enne dal pensiero finissimo e dalle grandissime potenzialità in prospettiva, un talento tra i più corteggiati in Europa e dintorni. Doveva essere Paulinho per 18 milioni di euro o giù di lì. Sarà invece il trio della speranza, il piano B che l’Inter ha confezionato per cancellare la delusione per il mancato arrivo del brasiliano del Corinthians. Vuoi vedere che è andata anche meglio?

 Alla fine, l’Atalanta ha ceduto. Schelotto è costato all’Inter circa 3,5 milioni di euro più la comproprietà di Livaja, che si sposta a Bergamo per completare, così si dice, il percorso di maturazione. La trattativa era in piedi da settimane, ma le due società non erano riuscite a trovare l’accordo sui numeri. Poi, storia delle ultime ore, l’Atalanta ha abbassato le pretese e tutto è stato più facile. Schelotto è il giocatore che Stramaccioni cercava per macinare la fascia avanti e indietro e proporre palloni in area di rigore da fondo campo. Non un campione, non ancora, ma un ottimo co-protagonista.

Kuzmanovic rappresenta invece l’affare irrinunciabile. Era in scadenza a giugno ed è costato pochissimo. Lo Stoccarda lo ha fatto partire per 1,2 milioni di euro, briciole per il calciomercato d’elite. Anche qui, tanta sostanza più che fuochi d’artificio. Kuzmanovic è un recupera-palloni, un mastino che scalcia e calcia con discreta precisione. Tra il 2007 e il 2009 era a Firenze con la maglia viola. E di lui, da quelle parti, hanno conservato un buon ricordo.

Il vero colpo di Moratti si chiama però Mateo Kovacic, promessa tutt’altro che impossibile del calcio internazionale. Il ragazzo arriva dal vivaio della Dinamo Zagabria, dove ha impressionato gli addetti ai lavori per la capacità fuori dal comune di abbinare qualità e determinazione. Regista dall’ottima visione di gioco, Kovacic era seguito dai top team del pallone europeo, vedi Chelsea, Real Madrid e Manchester United, soltanto per citare i più noti. L’ha spuntata l’Inter convincendo la Dinamo con un assegno da 11 milioni di euro più bonus e il giocatore con un contratto a salire fino al 2017.

Avete capito bene, 11 milioni di euro per un classe ’94. Moratti crede così tanto nell’operazione che non ha badato a spese, investendo di fatto una parte importante di quanto ha raccolto dalla doppia cessione di Sneijder e Coutinho su un giocatore che potrebbe riservare sorprese graditissime al popolo neroazzurro. «All’Inter non si può dire di no», il commento di Kovacic all’arrivo a Milano. Più o meno quanto dichiarava a qualche chilometro di distanza Balotelli alla consegna della stimmate rossonera. Colpo su colpo. Il Milan chiama, l’Inter risponde. E non è detto che sia finita qui. Perché il ds Branca ha quasi messo le mani su Diego Laxalt, incursore uruguayano che sta facendo bella mostra di sé al Sub 20. Se non sarà gennaio, sarà quasi certamente fine giugno.

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