Calciopoli, “Operazione Fuorigioco” in Serie A e B: Fatture false ed Evasione Fiscale. Ancora e sempre Calciopoli che scuote il mondo del calcio. L’indagine ha riguardato 35 società di calcio sia di Serie A che di Serie B, una trentina tra calciatori e agenti ed avviso di conclusione indagini a 64 indagati.
Calciopoli, “Operazione Fuorigioco” in Serie A e B: Fatture false ed Evasione Fiscale. La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro e perquisizione nei confronti di 64 tesserati di spicco tra massimi dirigenti, calciatori e procuratori di squadre di calcio di Serie A e Serie B. L’ipotesi di reato è evasione fiscale e fatture false. L’inchiesta è condotta dai Pubblici Ministeri della Procura di Napoli. Gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza si sono recati a perquisire circa trenta persone tra calciatori e agenti ed hanno notificato l’avviso di conclusione indagini a 64 indagati.
Un terremoto nel mondo del pallone professionistico che dalle primissime indiscrezioni figurano personaggi di primo piano come i patron della Lazio e del Napoli, Claudio Lotito e Aurelio De Laurentiis, l’A.D. del Milan, Adriano Galliani e l’ex dirigente della Juventus, Jean Claude Blanc. Implicati nelle indagini anche il procuratore Alessandro Moggi, Hernan Crespo, ex calciatore di Lazio, Inter, Milan e Parma ed ora tecnico del Modena in Serie B ed il calciatore Ezequiel Lavezzi.
L’inchiesta era partita quattro anni fa ipotizzando delle presunte violazioni fiscali commesse sia dalle società sia dai procuratori e dai calciatori nell’ambito di operazioni di acquisto e cessione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori stessi.
Dalla mattina di oggi, martedì 26 gennaio, la Guardia di Finanza è sta impegnata negli uffici della sede del Milan per acquisire documentazione e informazioni in merito a quella che è stata ribattezzata come “Operazione Fuorigioco”. L’indagine inevitabilmente sembra destinata ad allargarsi a macchia d’olio. Crollo in Borsa della Juve, mentre la Lazio è stazionaria. Dall’inchiesta emerge il meccanismo fraudolento architettato per sottrarre denaro dalle casse dello Stato Italiano nelle operazioni commerciali sulla compravendita di calciatori e la gestione dei diritti d’immagine e dei diritti tv. L’inchiesta della Procura di Napoli è partita nel 2012 perché la finanza entrò nelle sedi del Napoli e della Federcalcio e prese atto dei contratti di Ezequiel Lavezzi, ceduto dal Napoli al Psg e dell’attaccante argentino Cristian Chavez.
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