Coppe Champions: Borriello come l’Araba Fenice

Champions: Borriello come l’Araba Fenice

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BorrielloDa punto interrogativo in un AC Milan zoppicante, Marco Borriello ha dimostrato durante la gara pareggiata 1-1 con l’Olympique de Marseille di essere diventato un punto fermo della squadra di Leonardo, che lo ha voluto fortemente titolare nella quinta partita del Gruppo C di UEFA Champions League: “Da quando il mister ha cambiato modulo di gioco ci sono state solo vittorie, e qualche pareggio”, ha detto a uefa.com l’attaccante. “Io sono sempre stato convinto di potercela fare”.

Araba Fenice
Se sai aspettare con pazienza in coda, il tuo turno prima o poi arriverà. Lo insegna il Milan della nuova gestione targata Leonardo, capace di dare una seconda chance – o anche terza – a un Ronaldinho brillante al punto di accecare anche i critici con gli occhiali da sole in autunno, a un Dida che da gatto nero sembra essere tornato un po’ pantera, e a Borriello, che viene schierato titolare al posto di un mammasantissima come Filippo Inzaghi e nonostante un ginocchio non in perfette condizioni.

Ricordo di una vita
Infiltrazione o no, l’ex attaccante del Genoa CFC è riuscito a trovare il primo gol in Champions League, e anche se dopo il suo vantaggio il Marsiglia ha riacciuffato il pareggio, il punto che i Rossoneri aggiungono alla propria classifica lascia la maniglia della porta che apre la strada verso gli ottavi più girata verso le dieci che verso le due. “Ero in dubbio prima della partita, ho giocato con un’infiltrazione”, ha spiegato Borriello. “Anche con un ginocchio un po’ malandato sono riuscito a fare la mia partita insieme ai miei compagni. E’ un gol che ricorderò a lungo, in questi anni al Milan ho giocato solo cinque o sei partite in Champions, neanche tante, ma questo è il primo gol e lo ricorderò con molto affetto, come ricordo il primo in campionato”.

La miglior difesa è l’attacco
Questo gol lo ricorderà con ogni probabilità anche Gabriel Heinze, difensore che si è lasciato sfuggire Borriello in occasione del vantaggio milanista. Il merito della prolificità ritrovata non sta comunque negli errori avversari, e non solo nelle qualità individuali delle punte del Milan: “Io credo che parlino i numeri per il mister, per lui e per noi”, ha detto Borriello a proposito del nuovo modulo offensivo scelto da Leonardo. “Continuiamo su questa strada anche se rischiamo qualcosa in più, perché creiamo anche qualcosa in più”.

Bacio in fronte
Al di là delle recriminazioni – “Ci sono state delle occasioni mancate, io soprattutto potevo fare qualcosa in più” – il 27enne napoletano tira finalmente un sospiro di sollievo e si gode il momento. “Io sono sempre stato convinto di potercela fare, ho avuto un po’ di problemi fisici in passato però fisicamente e tecnicamente credo di potermela giocare bene in Europa”. Se la qualificazione del Milan è rimandata all’appuntamento di Zurigo, l’esame di laurea di Borriello è stato superato a pieni voti – con bacio in fronte di Leonardo.


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