Coppe Champions League Champions League, Juventus Stadium: I quattro striscioni della vergogna

Champions League, Juventus Stadium: I quattro striscioni della vergogna

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Striscioni JuveChampions League, Juventus Stadium: I quattro striscioni della vergogna. “L’amico del mio nemico è il mio nemico”. Uno striscione, bello grosso, in tedesco. Tra i tifosi bianconeri. E poi altri tre, sotto, della stessa grandezza, con su scritto “Dortmund Scheiße” e poi “Catania merda” e “Napoli Colera”.

Champions League, Juventus Stadium: I quattro striscioni della vergogna. Che “Scheiße” sia lo stesso appellativo che viene dato subito dopo alla città e squadra etnea è intuitivo anche per chi non mastica l’idioma teutonico. La colpa del Borussia Dortmund? Il gemellaggio con la tifoseria azzurra, a sua volta in ottimi rapporti con quella catanese, ribadito anche dopo la morte di Ciro Esposito.

Un nuovo, l’ennesimo, striscione della vergogna. Grande, visibile, insopportabile, un cattivo esempio dei tifosi della Juventus per tutti i giovani ed i ragazzi presenti allo stadio. Dov’erano i responsabili addetti al controllo? Ma le tv, Sky in diretta e Mediaset in differita, fanno finta di niente. Non ne parlano, non accennano neanche alla presenza, magari stigmatizzandolo senza mostrarlo per non dare soddisfazione ai soliti idioti delle curve nostrane che da Roma in su amano sputare odio su italiani come loro, con l’unico torto di essere nati sotto il Tevere. Niente, come se non ci fosse.

Tornando allo striscione dello Stadium e a Dortmund, Catania e Napoli unite in esso, vien da chiedersi se quei gentiluomini che tanto si sono impegnati a scrivere quelle parole si siano mai presi la briga di andare nella città che hanno insultato. Se ne hanno respirato la cultura, la storia, il passato. O se almeno sanno che Gaetano Scirea, a cui è intitolata la curva in cui esprimono questi messaggi, si sarebbe vergognato di loro.

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