“Non sarò l’erede di Ferguson perché smetteremo insieme, lui a 90 anni e io a 70. Ma l’Inghilterra sarà il mio prossimo passo”. Parola di Mourinho alla vigilia della sfida di Champions tra Real e United. “Il Real vuole conquistare la sua decima Champions e io la terza, non finirò la carriera con due. Lo United è una grande squadra e con una grande esperienza internazionale ma noi sappiamo il da farsi. Cristiano Ronaldo? Il più forte che ho allenato”.
“Ci sono grandi club che non hanno mai vinto la Champions, e anche grandi allenatori che non l’hanno mai conquistata. Il Real Madrid ne ha vinte nove, io due e quindi siamo due privilegiati. Ma ora il Madrid vuole vincere la decima, e io la terza. Per questo lotterò finché non arriverà e ho fiducia di potercela fare”, ha proseguito in conferenza stampa lo Special One sottolineando le motivazioni personali e della squadra.
“Per i giocatori è più facile confrontarsi con grandi avversari e a noi in questa stagione è mancata la ‘fame’. Ma in Champions devi per forza giocare ad alto livello, e domani dovremo essere all’altezza di un grande avversario. Tutti i miei vorrebbero giocare questa partita, e alcuni sono tristi perché sentono che non lo faranno: è un match-chiave, il più importante di questi ottavi di finale”. Sulla presenza di Pepe nell’undici titolare: “E’ convocato perché è in condizione di giocare. E’ stato tanto fuori ma ha lavorato molto per rientrare e nell’ultima partita ha giocato 25 minuti”.