Il brasiliano ha mostrato doti atletiche e tecniche eccezionali, superando nei test fisici Del Piero, Trezeguet e Amauri. Il papà raggiante: «È concentratissimo, non vuole lasciarsi distrarre da nulla»
Detto – fatto: Diego scalpita, Diego va veloce. Taglia il traguardo prima degli altri e supera il test a pieni voti. Dopo essersi guadagnato la lode dai tifosi per la spumeggiante presentazione avvenuta in piazza giovedì sera a Pinzolo, arraffa pure una “ menzione d’onore” da parte dello staff di Ciro Ferrara per le prestazioni atletiche. Certo, non gli si chiederà mai di vincere la maratona di New York, ma senza dubbio ha impressionato il modo in cui il brasiliano ha “ scollinato” l’ostacolo 3000 metri: cioè la prima di una serie di prove atletiche programmate da Massimo Neri, uno degli uomini deputati a forgiare dei bianconeri un po’ Jeeg Robot d’acciaio e un po’ marines. (oltre che a limitare al massimo l’impressionante numero di infortuni, più di settanta, che ha condizionato la scorsa stagione).
CON DISTACCO In un clima da meeting internazionale – con cori di incitamento, ola, qualche scommessa al volo sui possibili ordini d’arrivo – gli uomini del tecnico Ciro Ferrara hanno effettuato il test dei dieci giri di campo: i 3000 metri, appunto. Una prova utile allo staff medico per verificare condizioni e capacità aerobica degli atleti, ma soprattutto per impostare un lavoro più mirato. Ebbene, tra le urla e le spinte virtuali degli oltre 3500 tifosi presenti, Diego ha vinto con distacco la sua “batteria”. Batteria della quale facevano parte anche il capitano Alessandro Del Piero, che ha vinto allo sprint su David Trezeguet, ed Amauri. Tutto questo, come detto, per l’entusiasmo dei tifosi giunti a Pinzolo per seguire il ritiro. “Alè, alè, alè, alè! Diego, Diego!» : ecco la colonna sonora che ha accompagnato, metro per metro, la prestazione dell’ex del Werder Brema il quale peraltro è arrivato al traguardo, accanto a Ciro Ferrara, ostentando freschezza, scioltezza.
CONFERME Al di là del mero dato atletico e cronometrico (ovviamente non c’era nessuna competizione, sono altri i parametri da tenere in considerazione: non è da questi dettagli che si giudica un calciatore…), s’è preso atto di quanto fossero veritiere la voglia di far bene, la grinta e la professionalità sbandierate dal giocatore e dal suo entourage subito dopo la firma del contratto che lo legherà alla Juventus per i prossimi 5 anni.
CONCENTRAZIONE A dispetto di qualche foto… galeotta ( ritraente momenti di relax in cui il talento brasiliano risulta in buona compagnia), appare a questo punto evidente quanto Diego abbia preparato con attenzione e professionalità l’inizio della sua nuova avventura italiana. E’ deciso a sfruttare l’occasione Juventus al meglio, insomma. Il papà lo ha detto chiaramente e continua a ripeterlo: «Diego è concentratissimo, è carico. Il sogno è che possa diventare uno dei numeri uno della serie A. In questo ritiro non vuole lasciarsi distrarre da nulla che non sia la Juventus. E’ da quando è tornato dalle vacanze che non pensa ad altro».
LA STIMA Dopo le parole, sono arrivati anche i fatti. Confermando in buona sostanza gli auspici della dirigenza bianconera. Il presidente Giovanni Cobolli Gigli ha dichiarato che c’è grande fiducia in Diego proprio perché ha fantasia ed estro tipicamente brasiliani, ma anche la giusta esperienza nei campionati Europei: tale da permettergli di ambientarsi rapidamente e con professionalità. E pure Felipe Melo, prossimo a unirsi al gruppo, in una intervista rilasciata ad un quotidiano brasiliano ha appena citato Diego come un « esempio di professionalità, come uno di quei giocatori che contribuiscono a pubblicizzare la serietà dei calciatori brasiliano all’estero » , rendendo delle eccezioni certi altri casi… Eppoi gli attestati di stima dei nuovi compagni: da Zebina a Molinaro, che ne hanno decantato le doti. Insomma, si può dire: è già Diego- mania.
Fonte: Tutto Sport di Fabio Riva1
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