Calcio Italiano Finale Coppa Italia: Stadio San Paolo due giornate di squalifica

Finale Coppa Italia: Stadio San Paolo due giornate di squalifica

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Finale Coppa Italia: Stadio San Paolo due giornate di squalificaFinale Coppa Italia: Stadio San Paolo due giornate di squalifica. Gravi sanzioni a carico delle due società, il Napoli e la Fiorentina, dopo gli incidenti e disordini in occasione della finale di Coppa Italia di sabato 3 maggio all’Olimpico.

Finale Coppa Italia: Stadio San Paolo due giornate di squalifica. Arrivano i provvedimenti del Giudice Sportivo dopo la finale di Coppa Italia. A titolo di responsabilità oggettiva, infatti, Napoli e Fiorentina risponderanno dei comportamenti illeciti dei propri sostenitori. Il Napoli dovrà disputare due partite a porte chiuse e pagare un’ammenda di 60mila euro. La Fiorentina se l’ha cavata con entità inferiori, è stata sanzionata con la chiusura con la condizionale per una partita della Curva Fiesole e pagare un’ammenda di 50mila euro. Il Giudice Sportivo di Serie A Giampaolo Tosel ha commentato  che “l’atteggiamento gravemente intimidatorio assunto dai propri sostenitori, che avevano minacciato ‘l’invasione’ del terreno di giuoco qualora il capitano della loro squadra non avesse fornito ai ‘capi degli ultras’ delucidazioni in merito al ferimento di tre tifosi partenopei, avvenuto fuori dallo stadio alcune ore prima dell’inizio della gara. Una minaccia grave e ‘credibile’, di cui vennero evitate le possibili conseguenze per la sicurezza pubblica attuando ‘il dialogo’ richiesto dagli ‘ultras'”.

Finale Coppa Italia: Stadio San Paolo due giornate di squalifica. Provvedimenti disciplinari anche per i calciatori: squalifica per una giornata a Inler, per espulsione. Squalifica di una giornata per Albiol e Ilicic per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.

Finale Coppa Italia: Stadio San Paolo due giornate di squalifica. Questo il Comunicato Ufficiale della Lega Nazionale di  Serie A:

“Il Giudice sportivo, premesso che:
i collaboratori della Procura federale, nella rituale relazione concernente la gara in oggetto, hanno evidenziato i seguenti fatti di rilevanza disciplinare:
1)     un’ora circa prima dell’inizio della gara, un migliaio di sostenitori del Napoli, in parte sprovvisti di biglietto di ingresso alla stadio, avevano forzato un cancello di pre-filtraggio ed un tornello.
2)     Le Forze dell’Ordine erano riuscite a respingere i facinorosi all’esterno dell’impianto sportivo, con conseguenze lesive di varie entità ai danni di quattro agenti;
3)     all’inizio della gara, sostenitori del Napoli, collocati in gran numero nella Curva Nord,  avevano oltraggiato con bordate di fischi l’esecuzione dell’inno nazionale e ad essi si erano uniti sostenitori di entrambe le squadre, che occupavano altri settori;
4)     verso le ore 20.45, alcuni stewards avevano riferito ai collaboratori della Procura federale che i sostenitori del Napoli “intendevano invadere il campo qualora il capitano della loro squadra non si fosse recato sotto la curva per parlare con i capi degli ultras. Il Vice Procuratore Ricciardi contattava il dott. Failla (responsabile O.P.) in quanto gli stewards addetti al settore erano allarmati dalle richieste dei tifosi napoletani. Dopo i colloqui intercorsi tra il dott. Failla e i dirigenti del Napoli, il capitano veniva scortato sotto la Curva Nord, ove rassicurava i tifosi, comunicando loro che l’incidente occorso ai tifosi rimasti feriti circa tre ore prima della gara non aveva alcun collegamento con ragioni di tifoserie e/o di Polizia”. In tale  frangente, il capitano Hamsik trovava come interlocutore un individuo, postosi a cavalcioni della vetrata delimitante la Curva Nord, indossante una maglia di color nero che, nella parte anteriore, esibiva la dicitura “Speziale libero”, spregevolmente allusiva all’uccisione di un Servitore dello Stato.
Alla conclusione del “colloquio”,  con 45 minuti di ritardo, la gara poteva iniziare;
5)     nelle circostanze sub 3,  i sostenitori del Napoli, all’approssimarsi del capitano della loro squadra insieme a numerosi fotografi ed altri accompagnatori, avevano effettuato contro costoro un nutrito lancio di petardi e di bengala, con conseguenze lesive per un Vigile del fuoco;
6)     al 26° del primo tempo, sostenitori della Fiorentina (circa il 50% degli oltre 8.700 occupanti la Curva Sud) avevano intonato il coro “Vesuvio lavali con il fuoco”, perfettamente percepito nelle varie posizioni occupate nel recinto di giuoco dai collaboratori della Procura federale;
7)     al termine della gara, circa 200 sostenitori del Napoli, scavalcando le recinzioni, erano entrati nel recinto di giuoco, si erano appropriati di palloni, tute ed altri accessori presenti sulle panchine, si erano avvicinati alla Curva Sud, occupata dai tifosi della Fiorentina, rivolgendo loro gesti provocatori, ed erano rimasti sul terreno di giuoco per circa dieci minuti, costringendo le due squadre e gli Ufficiali di gara a rientrare negli spogliatoi, invece di procedere immediatamente alla cerimonia di premiazione;
8)     durante il deflusso degli spettatori dallo stadio, uno steward era stato colpito alla testa, con conseguenze lesive, da una bottiglietta scagliata da un tifoso della Fiorentina

P.Q.M.
delibera di infliggere alla Soc. Napoli la sanzione dell’obbligo di disputare due gare a porte chiuse, l’ammenda di € 20.000,00 ex art. 14 n. 2 CGS e l’ammenda di € 40.000, 00 ex art. 12 n. 3 CGS;
delibera di infliggere alla Soc. Fiorentina la sanzione dell’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva Fiesole” privo di spettatori, disponendo la sospensione dell’esecuzione nei termini ed alle condizioni di cui all’art. 16, n. 2bis CGS, nonché l’ammenda di € 20.000,00 ex art. 14 n. 2 CGS e di € 30.000,00 ex art. 12 n. 3 CGS”.

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