Calcio Italiano Il derby della Madonnina non è solo Inter-Milan: E’ anche Cassano-Balotelli

Il derby della Madonnina non è solo Inter-Milan: E’ anche Cassano-Balotelli

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Non si vedono dal primo luglio scorso. Da quella dolorosa serata di Kiev, in cui l’Italia fu sonoramente sconfitta dalla Spagna nella finale dell’Europeo, le strade di Antonio Cassano e Mario Balotelli si sono divise per “colpa” della decisione del ct Cesare Prandelli di non convocare più FantAntonio. Di tempo ne è passato, quanto basta perché i due nel frattempo cambiassero maglia. Ci ha pensato per primo Cassano, che ad agosto ha lasciato il Milan per l’Inter nell’ambito dello scambio che ha coinvolto Giampaolo Pazzini. E, poi, a gennaio è arrivato anche Balotelli, divenuto rossonero dopo anni di corteggiamento. Ora eccoli contro nel derby dei derby, quello della Madonnina.

balotelli cassanoFINALMENTE NELLA SQUADRA DEL CUORE – Ce n’è voluto di tempo. Ma, alla fine, due dei talenti più grandi espressi dal calcio italiano negli ultimi quindici anni sono riusciti a coronare il sogno di vestire la maglia della squadra che amano. Per Cassano è sempre stata quella nerazzurra, sin dai primi calci dati al pallone nella Pro Inter barese. Per Balotelli è stata, sin dagli anni interisti, quella rossonera. E, adesso, eccoli lì. Divisi da un derby che potrebbe dare la svolta definitiva al campionato delle squadre guidate da Massimiliano Allegri e Andrea Stramaccioni. Con la gioia di vestire la maglia giusta e il peso di dover affrontare gli ex tifosi. Per Cassano, già vincitore all’andata, non sarà una prima volta e il fattore campo sarà favorevole. Per Balotelli si tratta di una prima volta dall’addio tumultuoso dell’estate 2010. E, calcolando che si gioca in casa interista, qualche timore per la reazione dei tifosi nerazzurri c’è.

QUANDO ANTONIO SFIDA MARIO – Si sono incrociati poche volte, uno da una parte e uno dall’altra. Gli episodi risalgono tutti alle stagioni 2008/09 e 2009/10, le due di José Mourinho sulla panchina dell’Inter. Quattro partite, con due successi per Cassano e un’inutile vittoria per Balotelli nel ritorno di Coppa Italia 2008/09 in cui i nerazzurri sconfissero 1-0 la Sampdoria ma non riuscirono a ribaltare il 3-0 dell’andata a Marassi (con timbro di FantAntonio). La prima volta contro è del 30 agosto 2008, il debutto dello Special One in Serie A, con l’1-1 di Marassi in cui Balotelli entra nel finale. L’ultima del 26 settembre 2009, sempre al Ferraris. Anche qui, però, sorride Cassano, che vince 1-0 con una partita stratosferica e mette al tappeto ancora una volta la propria squadra del cuore. Adesso, finalmente, eccoli uno contro l’altro. Con le maglie giuste.

TUTTI I DERBY DI CASSANO – L’uomo derby per antonomasia. Basta pensare che il suo debutto in Serie A, a nemmeno 18 anni, arrivò al Via del Mare di Lecce in un 1-0 a favore dei salentini (11-12-1999), giusto una settimana prima del suo storico gol segnato con la maglia del Bari all’Inter. FantAntonio ha giocato in tutto 20 derby con sei squadre diverse. Dopo i galletti c’è stata la Roma (2 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta contro la Lazio), il Real Madrid (una vittoria e un pareggio contro l’Atletico Madrid), la Sampdoria (2 vittorie, 2 sconfitte e 1 pareggio contro il Genoa), il Milan (una vittoria e una sconfitta contro l’Inter) e ovviamente i nerazzurri con i quali ha vinto nell’andata. Cassano ha vinto quasi la metà dei derby a cui ha preso parte (9 su 20), segnando con tutte le squadre in cui ha giocato tranne l’Inter (6 gol totali, due con la Roma). Con due timbri alla prima occasione: il 5 marzo 2006 nel derby di Madrid, quando subentrò e segnò una rocambolesca rete che valse il successo alle Merengues (la prima da “spagnolo”), e il 2 aprile 2011, quando entrò in maglia rossonera, trasformò un rigore e si prese un rosso in dieci minuti netti. Che sia giunta l’ora di segnare la prima rete in un derby da interista?

TUTTI I DERBY DI BALOTELLI – Decisamente meno lunga l’esperienza di Mario nelle stracittadine. Ma, anche lui, è riuscito a farsi notare. Come Cassano giocherà un derby in ogni squadra in cui ha militato. Per lui quella del Milan sarà la terza divisa diversa dopo quella dell’Inter (2 vittorie e una sconfitta, sempre partendo dalla panchina) e quella del Manchester City (2 vittorie e due sconfitte contro lo United). Il momento migliore? Senza dubbio il 23 ottobre del 2011. Il giorno dell’1-6 a Old Trafford con tanto di doppietta e maglia celebrativa entrata di diritto nella storia. “Why always me?” la scritta. Chissà che domenica sera non ne nasconda una simile sotto l’adorata divisa rossonera.

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