Calcio Italiano Juventus, torna Buffon Obiettivo aggancio

Juventus, torna Buffon Obiettivo aggancio

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Domani sera all’Olimpico c’è la Fiorentina. Ranieri: “Se pensiamo a quel che potrebbe succedere non ci concentriamo”. Convocato il portiere della Nazionale, non ce la fa Manninger

 

buffonObiettivo aggancio. La Juve ci crede, ma lo dice sotto voce, in caso di vittoria contro la Fiorentina i bianconeri agguanterebbero l’Inter in testa alla classifica. Domenica la pressione potrebbe giocare un brutto scherzo a Ibra e compagni che già non stanno attraversando un periodo di forma eccezionale. Claudio Ranieri recupera Gigi Buffon, fa un pensierino su Diego e tiene d’occhio la classifica.

AGGANCIO – “Se pensiamo a quello che potrebbe succedere non ci concentriamo sulla gara. Dobbiamo fare il nostro senza pensare alla classifica. Ora dobbiamo lottare, si ricomincia il ciclo. Vogliamo esserci nella corsa finale, dobbiamo ancora fare metà della strada. Se c’è un po’ di timore sulla sponda nerazzurra? Ci potrebbe essere, sarebbe simpatico. Non può andare sempre per il verso giusto. Capita a tutti di avere un momento difficile. Quando un allenatore cambia squadra ci sono difficoltà, ma credo che Mourinho abbia fatto bene ovunque, farà bene anche lì”.
BUFFON – “Ha recuperato bene è pronto a giocare titolare, non gli servono verifiche. Invece non ce l’ha fatta Manninger, ha ancora un po’ di fastidio al ginocchio”.
INFERMERIA – “E’ girata male con gli infortuni nel 2008, ma siamo riusciti lo stesso ad ottenere dei risultati eccellenti. Qui in Italia conta quello. Per Chiellini è una questione di giorni, tutte le indicazioni sono positive, ha passato la fase critica e lo aspettiamo la prossima settimana. Tiago è ancora debilitato dall’influenza, Camoranesi sta lavorando bene e non sente sovraccarico al polpaccio, ne sta uscendo. Trezeguet sta bruciando le tappe. Lo aspettavamo a fine febbraio mentre tra 1-2 settimane verrà in panchina. Aspettiamo il rientro degli infortunati. Abbiamo già alzato tantissimo il livello, speriamo di poter mantenere questi standard”.
MERCATO – “Qui è naturale che non girino voci sui miei giocatori, se volete fare complimenti alla società fateli. Credo che la società stia mantenendo i programmi. Cosa penso di Diego? Dovremmo prenderlo farlo giocare fuori ruolo e vedere quanto è in grado di incidere sulla squadra. Ma si può anche cambiare: ho sempre detto che la mia Juve deve essere un camaleonte solido”.
FIORENTINA – “Affrontare i viola in questo momento mi fa stare ancora di più sul chi vive. Dobbiamo giocare con determinazione come stiamo facendo. Davanti avremo giocatori che saltano uomo: Santana, Jovetic, Montolivo”.
AMARCORD – “Quindici anni fa la Juve vinse 3-2 contro la Fiorentina in rimonta. Io ero sulla panchina viola, il gol decisivo lo mise a segno un ragazzino di nome Del Piero. La sua forza è incredibile, quello che vuole lo ottiene. E’ un esempio positivo che fa bene al calcio. Mi ricordo che la Fiorentina era in vantaggio 2-0 e io cercavo di far ragionare i miei. Quando presi il terzo gol mi incavolai pur riconoscendo la bellezza di quella rete. Credo che ci sia molta affinità tra questa Juve e la Juve di quell’anno”.

Fonte: Gazzetta dello Sport di Alberto Mauro
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