Patto tra il tecnico e i giocatori del Milan
Tutti per uno, tutti per Ancelotti. E’ questo lo slogan che ha accompagnato il Milan fin da ieri mattina nella trasferta di Udine. Uno slogan che, in realtà, è una vera e propria parola d’ordine, un patto d’onore sancito ieri mattina nello spogliatoio di Milanello. Il grande regista di questa operazione è l’ad Galliani, il primo a voler ottenere oggi i tre punti che valgono la matematica qualificazione alla Champions League, per poter poi partire alla conquista di…Arcore. Domani o, al più tardi, lunedì il plenipotenziario rossonero vorrebbe affrontare di persona Berlusconi per convincerlo a confermare, senza dubbi e tentennamenti, Ancelotti.
Ancelotti continua a essere l’allenatore giusto al posto giusto anche perchè il preferito numero uno di Berlusconi (il talentuoso dirigente mercantile Leonardo) ha preferito, almeno per il momento, passare la mano in attesa di poter subentrare eventualmente fra uno o due anni quando avrà acquisito una maggiore esperienza oltre al patentino di prima categoria. Del resto al valzer degli allenatori nessuno è sceso ancora in pista. Primo fra tutti un altro predestinato (Luciano Spalletti) individuato da Galliani come possibile erede del partente, almeno fino a poco tempo fa, Ancelotti. Solo un improvviso e certamente deprecabile scollinamento dal secondo al quarto posto potrebbe intralciare il lavoro diplomatico di Galliani che vuole iniziare ufficialmente quanto prima l’opera di ristrutturazione del Milan e, soprattutto, vuole definitivamente narcotizzare l’entusiasmo di Abramovich. Se ci sarà l’occasione, domani o dopo l’ad di via Turati si presenterà ad Arcore anche con la lunga lista di giocatori (Kakà, Gattuso, Pato…) che ha pubblicamente manifestato amicizia e, soprattutto, stima nei confronti di Ancelotti. Disposto a strutturare il nuovo Milan edizione 2009-2010 mantenendo inalterati gli equilibri e con un unico vero sacrificio: l’ingombrante (dal punto di vista tattico) Ronaldinho «immolato» sull’altare di…Kakà.
Fonte: Corriere dello Sport di Furio Fedele