Calcio Italiano Le Pagelle della 24^ di Serie A

Le Pagelle della 24^ di Serie A

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Nella 24ª giornata spiccano le prestazioni della squadra di Mourinho, vincitrice di un derby che vale lo scudetto, e quella di Del Neri, che centra la terza vittoria di fila (a spese della Roma). Cagliari sempre più sorprendente


Le pagelle della 24ª giornata di serie A, la quinta del girone di ritorno.

ATALANTA 9 Nella domenica nerazzurra, giù il cappello di fronte alla splendida Atalanta di Del Neri che vince la terza gara consecutiva, sempre con Consigli in porta, riservando alla Roma lo stesso trattamento già fatale alla lanciatissima Inter: una lezione di calcio con 3 gol, 2 di Doni, vicino ai 36 anni. Auguri in anticipo.

INTER 8,5 Decollo avvenuto. L’Inter che vince meritatamente il derby lascia il Milan a meno 11 e la Juventus a meno 9, volando verso un meritatissimo scudetto. Ritrovato Adriano, non ha bisogno del solito Ibrahimovic per imboccare il rettilineo finale. Più bella e più forte per un’ora, ha però la colpa di non schiacciare il Milan con il gol del 3-0 e così nel finale rischia di essere raggiunta sul 2-2.

 

maldiniMILAN 6 Sufficiente per la reazione d’orgoglio nel finale in cui Inzaghi sfiora il pareggio, dopo il gol dell’1-2 di Pato. Ma prima aveva rischiato il naufragio, evitato soltanto per gli errori di mira di Adriano e le grandi parate di Abbiati. E allora non è il caso di prendersela con l’arbitro, perché al di là degli episodi da moviola, l’Inter si è dimostrata complessivamente superiore.

CAGLIARI 7 Ormai non fa notizia e paradossalmente la vera notizia è proprio questa. Il Cagliari non è più una sorpresa, ma una splendida realtà e quindi il gran destro di Fini e il raddoppio di Matri, entrambi al terzo gol in campionato, sono soltanto l’ultimo trampolino di lancio per una squadra che scavalca Palermo e Napoli e si arrampica al settimo posto, nella scia di chi sogna l’Europa.

JUVENTUS 7 Dedicato a chi ragiona soltanto in base al risultato. La Juventus non vince, ma piace per come reagisce allo svantaggio. Due pali di Nedved, un palo-traversa di Del Piero e tante occasioni sciupate di un soffio dimostrano che non è giornata, malgrado il buon inserimento di Giovinco nella ripresa. E allora ha ragione Ranieri: di solito partite così si perdono, per cui bisogna saper accettare il pareggio. Anche se intanto l’Inter scappa.

BOLOGNA 7 Prima di tutto una carezza a Bulgarelli, tornato ad allenarsi con Bernardini nella squadra del Paradiso. Il primo Bologna senza la sua storica bandiera pareggia a Napoli, ma spaventa il San Paolo con il sedicesimo gol del capocannoniere Di Vaio e con il coraggio di Mihajlovic. Pronto per ricevere a testa alta l’Inter sabato prossimo.

GENOA 7 Da impazzire per come gioca e per come riesce a portarsi sul 3-0, con gol da applausi, dopo essere rimasto con un uomo in meno (sull’1-0) per l’espulsione di Biava. Da condannare, ma fino a un certo punto, per come arretra nel finale incoraggiando la clamorosa rimonta della Fiorentina.

FIORENTINA 6,5Complessivamente gioca meno del Genoa, acciuffando il 3-3 a tempo strascaduto. Non sfrutta subito la superiorità numerica, svegliandosi quando tutto sembra perduto. Da elogiare per il carattere e per la classe di Mutu, che tiene la Fiorentina al quarto posto, evitandole di essere scavalcata proprio dal Genoa. E adesso il Milan è soltanto 3 punti più su.

TORINO 6,5Esce dal campo della Lazio con il quinto pareggio consecutivo. La prima vittoria in trasferta, soltanto annusata dopo il bellissimo gol di Abate, è ancora rinviata, ma di questo passo arriverà presto perché Novellino ha trasformato la squadra.

CHIEVO 6 Va sotto con il Catania, punito dal nono rigore (è la squadra che ne ha subiti di più), poi però riesce a mantenere la sua invidiabile imbattibilità nel 2009 con il quinto pareggio (e 2 vittorie) regalato dal gol di Colucci, avvelenato ex al debutto in maglia gialloblù. Ma se in una gara a senso unico il gol arriva soltanto allo scadere, vuol dire che il Chievo al di là del suo gran carattere fa sempre troppa fatica per segnare. Quindi per vincere. E per salvarsi?

REGGINA 6 Avanti adagio, quasi indietro, perché il quarto pareggio consecutivo, senza Cozza e Brienza, contro il Palermo serve a poco. Se non si sfruttano le occasioni per vincere, soprattutto in casa, è dura salvarsi anche se è già positivo non avere subito gol.

SAMPDORIA 6 Pazzini la porta in vantaggio sul campo della Juventus e tra i pali bianconeri ne colpisce uno anche Cassano sull’1-0. Ma alla distanza la Samp soffre la pressione della squadra di Ranieri, alla quale comunque ha imposto due pareggi tra andata e ritorno.

UDINESE 6 Sì, la crisi è alle spalle, ma non basta constatarlo. Bisogna anche dimostrarlo con i gol. Invece l’Udinese, malgrado l’assenza di D’Agostino, crea valanghe di occasioni senza concretizzarle, accontentandosi del gol dell’1-1 in rimonta di Di Natale. Ma così lascia 2 punti a Siena.

CATANIA 5,5Va in vantaggio su rigore, ma si vede troppo poco nell’area avversaria confermando di attraversare una preoccupante involuzione dopo tre sconfitte consecutive. E stavolta l’arbitraggio non c’entra, perché il pareggio del Chievo è beffardo soltanto per il minuto in cui arriva, non certo per quanto (non) fatto prima dalla squadra di Zenga.

PALERMO 5 Grigio 0-0 (primo del campionato) sul campo della Reggina, con un’unica vera occasione da gol nel finale, sprecata da Cavani. Ma non è il caso di recriminare, perché sul piano del gioco il Palermo fa un passo indietro. Con l’aggravante che davanti aveva l’ultima in classifica, non la prima.

LECCE 5Affonda a Cagliari e vede avvicinarsi Torino e Chievo. Beretta si lamenta per l’arbitraggio, ma il suo pericolante Lecce conferma ancora una volta di avere gravi limiti in difesa.

SIENA 5Non sfrutta il vantaggio firmato da Maccarone, perché rimane sempre in balia di un’Udinese superiore, senza creare occasioni da gol. E così il punticino in casa è l’unico aspetto positivo per una squadra che sa giocare molto meglio.

LAZIO 4,5 Interrompe la serie di 4 sconfitte consecutive, ma l’1-1 casalingo contro il Torino, senza lo squalificato Zarate, è una conferma del brutto momento di una squadra irriconoscibile rispetto alla promettente partenza.

NAPOLI 4,5 L’esordio di Datolo non basta agli uomini di Reja che non vincono dall’11 gennaio (1-0 al Catania) e hanno raccolto soltanto 2 punti nelle ultime 6 gare. E alla fine i fischi del San Paolo sono la triste ma adeguata cornice di un’altra partita da gambero che fa scivolare il Napoli alle spalle di Cagliari e Atalanta.

ROMA 3Tre come i gol incassati che nel giro di una settimana la fanno scivolare dal primo all’ultimo posto nelle nostre pagelle, perché passa dal 3-0 casalingo al Genoa allo 0-3 sul campo dell’Atalanta. Un crollo senza attenuanti che allontana la Roma dal quarto posto, dimostrando quanto è difficile risalire la corrente dopo aver sperperato troppi punti in avvio.


Fonte: Gazzetta dello sport di Alberto Cerruti

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