Calcio Italiano Milan, Ibra non basta: con la Lazio è un altro pari

Milan, Ibra non basta: con la Lazio è un altro pari

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Lo svedese illude i rossoneri, Floccari pareggia. Milan lento e senza idee


IbrahimovicTroppo facile parlare di Milan in cui c’è poco da stare Allegri, ma la realtà in casa rossonera è sempre più questa; all’Olimpico il Diavolo non va oltre l’1-1 con la azio di Reja, e lo score di una sol vittoria, una sconfitta e due pareggi in quattro giornate dà la cifra del ridimensionamento rispetto all’euforia seguìta ai roboanti acquisti di fine agosto, quando sembrava che la squadra rossonera fosse divenuta la squadra da battere. La realtà del campo dice che il Milan di oggi è un cantiere aperto, e che i problemi da risolvere non sono pochi.

Se la fase difensiva, almeno relativamente ai contropiede subìti, sembra migliorare, in fase offensiva il Milan resta una squadra lenta e senza idee, peraltro prigioniera di quel 4-3-3 che se l’anno scorso – almeno a tratti – regalava spettacolo, ora sembra ingabbiare Ibrahimovic in spazi ristretti ed obbligare i tre della linea mediana ad un lavoro sfiancante, senza che ci siano sbocchi o fiammate negli ultimi trenta metri. Quando poi Ronaldinho non è in vena di assist e magie, la sua staticità a sinistra è solo un problema.

Allegri sembra voler proseguire su questa squadra, ed avrà le sue buone ragioni, ma in questo momento l’impressione è che la totale assenza di idee e movimenti sia un fardello troppo pesante. Il ritorno al rombo sarebbe molto più logico, anche perchè consentirebbe a Ibrahimovich e Pato (quando rientrerà) di giocare in coppia davanti con maggiori spazi, ma in posizione di trequartista potrebbe agire solo Seedorf, non esattamente un giocatore fresco. Stesso discorso per il 4-4-2 classico. Ma in entrambi i casi rimarrebbero fuori Ronaldinho e Robinho, e Allwegri vorrà provarle tutte prima di dover spiegare scelte di questo tipo a Berlusconi-

Nei primi 45′ gli unici due acuti rossoneri sono del pur impalpabile Ibrahimovic, a riprova della scarsezza di idee dell’undici rossonero, mentre sul fronte laziale il più vivo è Hernanes, davvero bravo sia nel mordere le caviglie a Pirlo in fase di non possesso, sia nell’impegnare Abbiati in un paio di occasioni. La svolta della gara sembra poter essere al 65′, quando Seedorf riesce a trovare il pertugio per Ibra che anticipa Muslera, lo aggira e mette dentro. Ma a 10′ dal termine, con Abate a terra per crampi e qualche milanista che chiede timidamente di fermare l’azione, Hernanes approfitta della scarsa protezione di Boateng per sfondare a sinistra e mettere al centro rasoterra, dove Floccari anticipa tutti per l’1-1.

Allegri si gioca anche la carta Robinho, Zambrotta all’87’ coglie una clamorosa traversa con un sinistro dalla distanza, e sull’altro fronte Hernanes costringe Abbiati alla deviazione in tuffo per evitare la beffa ai rossoneri.

 

 

Fonte: Sport Alice

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