Calcio Estero “Minacce di Ibra via sms” I retroscena de La Vanguardia

“Minacce di Ibra via sms” I retroscena de La Vanguardia

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Il quotidiano catalano ricostruisce il ruolo centrale dei messaggini dello svedese nella trattativa con l’Inter. Fonti del Barça: “Ci diceva cosa poteva fare, ricordava a Moratti la promessa, una volta annunciò ‘Ora mi ribello’. E Mourinho per scherzo lo chiamava traditore”. Lo svedese è di nuovo a Los Angeles, fra 3-4 giorni rientra in gruppo

 

IbrahimovicDi ritorno a Ucla. Zlatan Ibrahimovic è di nuovo a Los Angeles: tre le principali differenze rispetto al ritiro interista di qualche settimana fa: veste la maglia del Barcellona, ha una mano rotta (ma il rientro in gruppo è previsto fra 3-4 giorni), ha un gran sorriso stampato in faccia. Ibra voleva questo trasferimento con tutte le sue forze: la cosa si era intuita, “La Vanguardia”, giornale catalano, va oltre, svelando alcuni retroscena, raccontati da fonti anonime all’interno del club, che parlano di una lunga attività diplomatica via sms.

guerra di sms — Flashback a inizio estate: Ibra inizia da subito a lavorare per passare all’Inter, con una attività telefonica importante. “Ci inviava messaggi a ogni ora, spiegando come stava e ipotizzando che cosa potessimo fare” rivelano fonti anonime all’interno del club a La Vanguardia. L’attività di sms si svolgeva in varie direzioni: verso il club catalano, ma anche verso Massimo Moratti: “Me lo hai promesso, mi hai detto che se il Barça mi chiedeva, mi avresti lasciato andare”, dice sempre il quotidiano. La trattativa, confermano, non è stata facile, più volte si è rischiata la rottura, e Zlatan non era disposto ad accettarlo: “Adesso mi ribello”, avrebbe detto, sempre via messaggio, in un momento di alta tensione, mentre da Barcellona lo invitavano alla pazienza. Intanto, racconta La Vanguardia, anche la casella dei messaggi in uscita si riempiva, con José Mourinho che scherzando gli scriveva “Traidor, traditore” e lui che rispondeva in spagnolo maccheronico.

un ego enorme — Poi tutto si è risolto, Ibra è diventato “l’uomo più felice del mondo” e adesso è un giocatore del Barça. Sempre le stesse fonti rivelano che in casa catalana si sono sorpresi con el dimensioni dell’ego di Ibrahimovic (“E’ enorme”), ma anche con la volontà ferrea (“Ha fatto sacrifici economici importanti per essere qui, e ha rinunciato a essere il giocatore più pagato al mondo”). Poi Zlatan avrebbe svelato il legame forte con la famiglia attraverso i tatuaggi: “Sugli stinchi ho i nomi dei familiari più prossimi, così i calcioni che ricevo li sentono anche loro”. E poi il dragone che gli dà la forza, e mezzo albero genealogico. Infine, spiegano sempre da Barcellona, la sua “testa dura” sarebbe ereditata dalla madre: pare che lo svedese abbia dovuto lottare a lungo con lei quando, già milionario, voleva convincerla a lasciare il suo impiego nelle pulizie. Alla fine, avrebbe vinto anche quella battaglia.


Fonte: Gazzetta dello Sport di Valerio Clari

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