Nazionale Italiana, primo flop di Conte: Bonucci doveva andare a casa

Bonucci e ConteNazionale Italiana, primo flop di Conte: Bonucci doveva andare a casa. Antonio Conte come Cesare Prandelli, per il Codice Etico non cambia assolutamente nulla.  Cesare aveva un codice scritto, Antonio no e nonostante tutto non è stato di parola perchè il bianconero ha disatteso quello che il mister aveva chiesto.

Nazionale Italiana, primo flop di Conte: Bonucci doveva andare a casa. Il caso Bonucci è scoppiato all’improvviso. Il cecchino della Roma nella notte tra lunedì e martedì aveva postato su Twitter e Instagram la foto dell’esultanza dopo lo sgambetto ai giallorossi, accompagnata da un messaggio rumoroso: “Sciacquatevi la bocca”. Un colpo basso per Antonio Conte che il giorno del raduno, davanti al gruppo al completo e poi pubblicamente, era stato chiaro: “In Nazionale non si parla di campionato”.

Nazionale Italiana. L’amarezza del c.t. è forte perché il tradimento è stato perpetrato da uno dei suoi fedelissimi – riporta il Corriere della Sera -. Bonucci conosce le regole della casa e le conosce da tempo, ma non ha resistito. Il tecnico è stato informato dell’accaduto durante l’allenamento della mattina e prima del pranzo ha ripreso duramente il difensore, che ha chiesto scusa. Bonucci resta in gruppo e venerdì sera a Palermo contro l’Azerbaigian sarà titolare, ma da qui in avanti nessuno dovrà più sbagliare. Chi lo farà, tornerà a casa.

Nazionale Italiana, primo flop di Conte: Bonucci doveva andare a casa. Conte ha deluso un po tutti e non è stato di parola. Tutti si chiedono il perchè e tutti dicono che la musica è sempre la stessa, quando ai tempi di Cesare Prandelli il Codice etico solo l’ex ct lo conosceva e lo metteva in pratica solo con chi voleva lui, vedi De Rossi e qualche altro. Così è stato anche con Conte, se fosse stato qualche altro giocatore, chiaramente non un suo pupillo, già avrebbe fatto le valigie e tornato a casa. Conte ha sbagliato, ha creato un precedente con la mancata punizione di Bonucci e tutti i calciatori si sentono autorizzatti a fare o a dire quello che vogliono. Questa era l’occasione buona per dare un segnale forte all’ambiente azzurro ed alla dirigenza della Federcalcio e Mister Conte ha sbagliato e deve dar conto a tutti i tifosi ed a giustificarsi pubblicamente della sua scelta di non punire Bonucci. Forse perchè il difensore è della Juve? E’ un suo pupillo? Lo spieghi a tutti.

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