Calcio Italiano Portavoce Mou: “Mazzarri è un asino e Ranieri un perdente”

Portavoce Mou: “Mazzarri è un asino e Ranieri un perdente”

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Lo Special One in silenzio stampa, ci pensa Parames a replicare ai suoi colleghi

 

MourinhoDopo le vicende di Inter-Sampdoria che hanno portato ad una serie di squalifiche in casa nerazzurra, in primis per José Mourinho, fermato per tre giornate con multa da 40mila euro, la società di Corso Vittorio Emanuele ha imposto il silenzio stampa ai tesserati sulle vicende del campionato.
Se il tecnico portoghese è stato quindi invitato a non parlare, a sostituirlo è stato il suo portavoce Eladio Parames, che ha spiegato il significato del gesto delle “manette” durante il match di sabato e replicato alle dichiarazioni di sabato di Claudio Ranieri e Walter Mazzarri, entrambi decisamente polemici con l’allenatore di Setubal.
“Si è trattato di un gesto male interpretato. Non aveva nulla a che vedere con l’arbitro – ha esordito Parames  – Voleva dire una cosa diversa: ‘Potete anche portarmi via, arrestarmi, ma tanto la mia squadra è forte e vince lo stesso, anche se giochiamo in nove’”.
“Per quanto riguarda la questione dell’aver lavorato al servizio di Abramovich e Moratti, vorrei ricordare al signor Ranieri che José, sia con il Chelsea di Abramovich che con l’Inter di Moratti, ha vinto molti titoli – ha  ha aggiunto il portavoce dello Special One – Al contrario, Ranieri non ha vinto nulla nel club di Abramovich e nella Juve della famiglia Agnelli”
Mazzarri ha parlato di budget? Un asino non diventerà mai un cavallo di razza. Al Porto José aveva un budget di 60 milioni nel 2004 e nonostante questo ha vinto, mentre la sua squadra solo sul mercato ha speso più di 57 milioni: in tal senso si deve spiegare all’asino che il mercato rappresenta soltanto una parte del budget di una società. De Laurentis? Mourinho non lavorerebbe per lui nemmeno per tutto l’oro del mondo”, ha concluso Parames.

La prima replica alle frasi del portavoce di Mourinho non si è peraltro fatta attendere ed è arrivta prprio da Aurelio De Laurentis, presidente del Napoli e “datore di lavoro” di Walter Mazzarri.
Quando mi si dice che non posso pagare quella persona sorrido (Mouriho aveva detto che De Laurentis non aveva i soldi per pagarlo, ndr). Ho chiuso i bilanci in attivo e avrei potuto dargli quello stipendio ma con gli stessi soldi ho comprato Hamsik e Lavezzi. Mi dispiace che si risenta ed abbia bisogno di dare risposte che non ho chiesto . ha spiegato il patron dei biancazzurri – Sarebbe più giusto ha commentato il patron azzurro che tra noi fossimo più educati e scegliessimo la strada del ‘no show up’. Ho dovuto rispondergli perché mi ha detto che non avevo i soldi per ingaggiarlo. Forse non sa che tra me, mio zio e mio padre abbiamo fatto tantissimi film e che nel cinema ci sono più soldi che nel calcio”.
Fonte: Sport Alice
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