Calcio Italiano Roma telenovela finita Fioranelli esce di scena

Roma telenovela finita Fioranelli esce di scena

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Un’altra fumata nera nelle operazioni per la cessione della società giallorossa. La Sensi: “Non ci sono le condizioni per continuare la trattativa”. Ma il club resta in vendita, UniCredit lavora a un’alternativa

 

SensiFine della telenovela, almeno della prima serie. L’ultima puntata non ha riservato ulteriori colpi di scena, il finale è stato quello annunciato negli ultimi giorni: Fioranelli non comprerà la Roma. Scaduto l’ultimatum posto da UniCredit, nemmeno ieri l’agente italo-svizzero ha prodotto la garanzia bancaria che gli era stata richiesta.

Lo stop — L’interruzione ufficiale delle trattative è stata data a tarda sera da un comunicato Italpetroli: “In merito all’interesse rappresentato da Vinicio Fioranelli, per conto di una società di diritto svizzero, ad acquisire il pacchetto di controllo di As Roma, Compagnia Italpetroli, in qualità di controllante indiretta, precisa che, ad oggi, nonostante gli sforzi profusi, non si sono realizzate le condizioni per proseguire nella valutazione di un’eventuale operazione”.

Provate tutte — La scelta del verbo “proseguire” non lascia spazio a diverse interpretazioni. Del resto, Fioranelli ha avuto diverse settimane di tempo per fornire tutte le credenziali e convincere anche UniCredit della bontà delle sue intenzioni, ma non ce l’ha fatta. La provenienza di parte dei soldi raccolti si è rivelata uno scoglio insormontabile: evidentemente, Mediobanca non se l’è sentita di mettere a rischio la propria reputazione, così si è arrivati alla decisione di ieri sera. “Nonostante gli sforzi…”, anche questo è un passaggio interessante del comunicato Italpetroli. La Sensi e Mediobanca le hanno tentate tutte per vendere la Roma a Fioranelli, ma evidentemente la proposta dell’agente Fifa non ha raggiunto la soglia minima di affidabilità. Probabilmente, Fioranelli è rimasto, lui per primo, vittima dei suoi compagni di cordata: il coinvolgimento di Massimo Pica, assistito dall’avvocato Enrico De Santis, non gli ha giovato, anzi. Pure la Consob ha cominciato a indagare (ieri il titolo è tornato a salire: +6,08%).

Ma l’agente rilancia — Tanto che pochi minuti prima del comunicato di rottura, lo stesso Fioranelli, uscendo allo scoperto, rivelava: “Della cordata facciamo parte io e Volker Flick, Pica non c’entra nulla”. L’agente Fifa, poi, deve sentirsi solo temporaneamente fatto fuori, se continua a dire: “A determinate condizioni i Sensi diranno sì, con Mediobanca i rapporti sono ottimi. Sono convinto che in quattro-cinque giorni riuscirò a convincere tutti”. Anche UniCredit? Molto difficile.

Avanti il prossimo — La banca di Piazza Cordusio, azionista al 49% di Italpetroli e maggiore creditrice dei Sensi, ha accolto il comunicato di ieri sera come una liberazione e un gesto di buon senso. Per UniCredit, la trattativa con Fioranelli andava avanti da troppo tempo, l’ultimatum era già scaduto e si faceva strada nei vertici bancari l’ipotesi di mettere all’asta la Roma o, peggio, rivolgersi al tribunale fallimentare per mettere in liquidazione la Italpetroli. Il comunicato, invece, fa fare un passo indietro alla banca e riporta un po’ di serenità tra le parti. UniCredit — addirittura — starebbe già lavorando d’intesa con la Sensi e Mediobanca per vagliare una valida proposta alternativa (probabilmente straniera) da giorni sui tavoli di Profumo e Fiorentino. Insomma, la Roma resta in vendita. Ma il club (che ieri ha approvato la relazione mensile, con un peggioramento della posizione finanziaria netta, scesa a 9,2 milioni) forse eviterà di essere messo all’asta.


Fonte: Alessandro Catapano

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