Calcio Italiano Ronaldinho: “Inter, ti batto”

Ronaldinho: “Inter, ti batto”

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Ronaldinho: “Inter, ti batto”

 

RonaldinhoVinciamo il derby e sarà scudetto“. Ronaldinho apre la caccia ai nerazzurri e si prepara a portare per mano il suo Milan nella partita dell’anno: “Sto attraversando un ottimo momento di forma e tutta la squadra sta giocando bene. Per noi è una gara importante. Possiamo vincere e puntare allo scudetto“. Diversa l’opinione di Roberto Mancini: “I rossoneri hanno l’occasione della vita, ma il titolo alla fine lo vincerà ancora l’Inter”.

PER NESTA DERBY ANCORA A RISCHIO
Gli esami non hanno dato certezze sulla condizione fisica di Alessandro Nesta, recude dal problema muscolare accusato contro il Siena. La situazione dovrà essere ancora valutata giorno per giorno, anche se i rossoneri restano ottimisti sulla sua presenza in campo domenica sera. Previsti nuovi controlli per venerdì. Intanto, la squadra ha svolto una seduta mattutina a Milanello. Riscaldamento, tattica e partitella 11 contro 11 hanno caratterizzato il programma agli ordini di Leonardo.

TUTTO ESAURITO A SAN SIRO
San Siro tutto esaurito per il derby Inter-Milan. Secondo quanto fa sapere il club nerazzurro, infatti, in poco più di tre giorni dall’inizio della vendita libera tutti i biglietti disponibili sono stati assegnati.

CESARE MALDINI: “6-0? ALTRI TEMPI…”
Tempi diversi, altri giocatori ed un risultato ”che non capita quasi mai”. L’allora tecnico del Milan Cesare Maldini ricorda quell’incredibile derby di quasi nove anni fa finito 6-0 per i rossoneri con la certezza che domenica difficilmente si ripetera’ la stessa storia, anche se rispetto alla partita d’andata vinta nettamente dall’Inter ”il Milan e’ migliorato. ”Rispetto alla gara di andata vinta alla grande dall’Inter – ammette l’ex giocatore e ct della nazionale – e’ sicuramente un altro Milan. Era una delle prime partite per la squadra affidata a Leonardo e forse non era preparato. I giocatori non conoscevano bene quello che voleva il nuovo tecnico, questo capita. Ora ci credono e giocano in un modo in cui in Italia non gioca nessuno”. Ma quel 6-0 del 2001 peso’ come un macigno e per Cesare Maldini il ricordo e’ agrodolce: da un lato una delle sue ultime imprese in panchina nel ritorno in rossonero dopo gli allori dell’Under 21 e il biennio onesto ma non trascendentale con la nazionale maggiore. Dall’altro pero’ quel 6-0 travolse l’Inter di uno dei sue discepoli, Marco Tardelli, che era stato per tanti anni il suo braccio destro. L’ex azzurro chiuse con l’Inter perdendo l’occasione per fare il salto di qualita’ in panchina. Ma Maldini vuole sottolineare soprattutto l’episodicita’ di simili punteggi in un calcio sempre piu’ livellato – ”Ogni stagione – ricorda Maldini senior – e’ diversa, e’ capitato, non e’ una cosa normale per un derby che finisca con un punteggio simile. E’ capitato perche’ noi indovinammo tutto, fu una grandissima giornata, non capita quasi mai. Meritammo sicuramente e fummo anche un po’ fortunati. Il punteggio fu stratosferico per una partita di calcio e per una partita che vedeva due squadre della stessa citta’. Quella di domenica non sara’ cosi’, sara’ una partita difficile come lo sono tutti i derby”. Previsioni? ”Bisogna essere realisti – ammette Maldini – il Milan gia’ da parecchio gioca molto bene, la squadra ci crede, praticano un gioco spettacolare, molto bello. Certamente manchera’ un giocatore importante come Pato, ma anche senza di lui hanno fatto bene. Dall’altra parte, l’Inter e’ una squadra composta da professionisti molto seri e guidati molto bene”. Se vince il Milan il campionato e’ riaperto? ”Si’ certamente, anche perche’ il Milan deve disputare un’altra gara, quella contro la Fiorentina. L’Inter e’ comunque una squadra dura, tosta e che non e’ mai morta”. Per Maldini sara’ difficile rivedere una partita come quella dell’11 maggio 2001. Allora, derby arbitrato da Collina, segnarono una doppietta Comandini e Shevchenko e completarono la goleada Giunti e Serginho. ”E’ sempre difficile – dice Maldini – valutare il prima e il dopo, ogni partita ha i suoi ricordi. Credo che non sara’ facile rivedere una gara simile con un punteggio simile, questo sicuramente. Vedremo sicuramente una buona partita”. Quale giocatore sara’ decisivo? ”Per l’Inter credo si mettera’ in evidenza Sneijder. Da parte del Milan in questo momento Borriello e Ronaldinho. Borriello e’ molto incisivo”. Per lui in ballo anche i Mondiali? ”Credo che Lippi abbia parlato con lui, ma – conclude l’ex ct – c’e’ ancora tanto tempo, vedremo”.

ARBITRO: DERBY A ROCCHI
Sara’ Gianluca Rocchi di Firenze ad arbitrare il derby Inter-Milan domenica prossima alle 20:45. L’arbitro fiorentino ha 13 precedenti con il Milan con un bilancio di 6 vittorie, 1 pareggio e 6 sconfitte. Con l’Inter, invece, sono 12 i precedenti: 6 vittorie, 5 pareggi e 1 sconfitta.

STANKOVIC E MOTTA ANCORA A PARTE

Continua il lavoro differenziato per Stankovic, che sta cercando di recuperare in vista del derby, ma, al momento, non sembra ancora pronto per giocare. In questi giorni la sua situazione verrà monitorata attentamente per capire se possa essere disponibile. Oltre a Stankovic anche Motta si è sottoposto solamente a terapie. Oggi, quindi, i due non sarebbero della partita

NESTA, NIENTE ALLENAMENTO IN ATTESA DEGLI ESAMI
Alessandro Nesta non è sceso in campo con i compagni per l’allenamento di questa mattina. Il centrale rossonero è infatti in attesa di conoscere il risultato degli esami cui si è sottoposto. Solo domani, quindi, Nesta potrebbe riaggregarsi eventualmente al gruppo. Seedorf, che ieri si è allenato a parte, oggi dovrebbe allenarsi regolarmente con il resto della squadra

RONALDINHO: “IL CONTRATTO? NESSUN PROBLEMA”
Il brasiliano si è confidato in due lunghe interviste rilasciate al Corriere della Sera e al Corriere dello Sport: “Voglio chiudere la mia carriera al Milan – ha detto – e vorrei poter giocare a lungo come Maldini, Romario e Favalli. Il mio contratto? Il mio rapporto con Berlusconi e Galliani è così bello che la firma sarebbe superflua”. Dinho ha anche parlato del suo rapporto con Leonardo e Ancelotti: “Carlo aveva i suoi undici in testa e io non ero fra loro. Non mi ha dato la possibilità di fargli cambiare idea. Leo è più simile a me, non solo per la lingua. E’ vivace, vuole provare, sperimentare. Ha più fantasia…”. Poi su Mourinho: “Io lo considero un ottimo allenatore e lo giudico solo dal punto di vista calcistico”. Infine una stoccatina a Moratti: “Non mi ha preso perché Laporta gli disse che ero finito? Hanno sbagliato entrambi…”.

MANCINI: “LO SCUDETTO LO VINCE L’INTER”
Da Ronaldinho a Mancini, intercettato dalla Gazzetta dello Sport. “Impossibile dire chi vincerà il derby – spiega il Mancio – però il Milan ha l’occasione della vita. Sta benissimo, mentre mi sembra che l’Inter sia un po’ conciata. Non credo però che lo scudetto andrà a chi vince il derby: per me il titolo lo vince sempre l’Inter”. Il tecnico del City ha poi parlato di Ronaldinho e Pato: “Avevo fiducia che Leonardo, da brasiliano, potesse connettersi con Dinho. Si nota che è scattato un clic mentale. E poi mi pare che con Borriello si sposi bene. Pato? Il Milan era già migliorato, ma un paio di infortuni, come a volte succede, lo ha equilibrato. Il problema di Leonardo sarà chi escludere quanto Pato tornerà a disposizione. Io ho un’idea: lo dia a me…”.


Fonte: Sport Mediaset

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